Con le Elezioni Europee ormai concluse si torna a parlare di previdenza e riforma delle Pensioni 2014, con le vertenze di Quota 96, esodati e precoci a tornare prepotentemente al centro del dibattito.



Oltre all’ormai consueto intervento di Damiano, tengono in particolare banco le dichiarazioni di Poletti, che a breve dovrebbe convocare il secondo meeting del tavolo tecnico composto da INPS, MEF e Commissioni Lavoro.



Se l’intervento di Poletti si è concentrato in modo particolare su riforma delle pensioni 2014 ed esodati, quello di Damiano ha invece interessato la vertenza dei Quota 96.

Cerchiamo allora di mettere ordine facendo il punto della situazione e tracciando i possibili scenari futuri.

Riforma pensioni 2014, Quota 96: Damiano spinge, il governo non ha più scuse



A pochi giorni dal voto per le Europee il ministro Giannini sottolineò che la vertenza dei Quota 96 sarebbe stata risolta a consultazione elettorale ultimata, e adesso che il tutto che si è concluso con la schiacciante vittoria di Renzi l’esecutivo non ha più scuse.



Ad aver ancora una volta richiamato l’attenzione del governo è stato Cesare Damiano, che in tema di riforma delle pensioni 2014 e Quota 96 ha parlato della necessità di avere ‘risposte tempestive’: ‘Con il Presidente della Commissione Bilancio, Francesco Boccia, abbiamo inviato nei giorni scorsi una lettera al Premier Matteo Renzi ed ai ministri competenti per sollevare, per l’ennesima volta, il problema di Quota 96 degli insegnanti. Abbiamo ricordato l’errore commesso dall’allora ministro Fornero che confuse l’anno solare con quello scolastico, impedendo a molti insegnanti di poter andare in pensione’.



‘In successivi interventi - ha proseguito Damiano parlando di riforma delle pensioni 2014 e Quota 96 - le Commissioni Lavoro e Bilancio della Camera hanno quantificato il numero di lavoratori interessati: si tratta di circa 4.000 persone […] anche la copertura finanziaria è stata quantificata: si parla di 400 milioni di euro distribuiti nell’arco di alcuni anni. Una cifra a portata di mano per la copertura della quale invitiamo il Governo a dare una risposta tempestiva’.



La prossima scadenza per la vicenda dei Quota 96 è fissata al 15 giugno, data entro la quale l’esecutivo dovrà reperire i fondi pro pensionamento della categoria. L’auspicio è che non si abbiano più rinvii.

Riforma pensioni 2014, esodati: Poletti parla di mosse strutturali e di caso prioritario



Anche il ministro Poletti è tornato a parlare di esodati e riforma delle pensioni 2014, sottolineando come il tempo di mettere ‘pezze’ sia finito: ‘In passato si sono messe delle pezze, adesso servono soluzioni strutturali. Se facciamo un pò di somme scopriamo infatti che le toppe che abbiamo messo ci sono costate più dell'intervento strutturale e hanno lasciato la gente per aria per tutta la vita’.



L’unica concreta proposta per gli esodati resta quella del prepensionamento per gli over 60 disoccupati, ma l’auspicio è che emergano soluzioni più concrete dal secondo meeting del tavolo tecnico che Poletti dovrebbe convocare a breve.

Riforma pensioni 2014, precoci: novità il prossimo 13 giugno



Discorso diverso per i lavoratori precoci, la cui vertenza non sembra al momento rientrare all’interno del dibattito sulla riforma delle pensioni 2014: novità importanti potrebbero tuttavia emergere il prossimo 13 giugno, quando il ministro Madia porterà in Cdm la riforma della PA, che come ampiamente risaputo prevede un massiccio piano di prepensionamenti per circa 20mila statali in esubero.



Cesare Damiano e i sindacati hanno spesso ribadito che un intervento così profondo non può essere limitato ai soli lavoratori pubblici ma va esteso anche ai privati, e qualora passasse questo concetto per i precoci potrebbero aprirsi importanti spiragli, anche e soprattutto considerato come il prepensionamento rappresenti l’unica concreta chance per ‘aggirare’ l’innalzamento dell’età pensionabile introdotto dalla riforma Fornero. Staremo a vedere, vi terremo aggiornati.