Lo stage, conosciuto anche con il nome di tirocinio formativo, è un periodo di orientamento al lavoro che permette di acquisire le competenze pratiche all'interno di un determinato settore aziendale. Esso permette poi in certi casi l'inserimento in azienda. Andiamo a scoprire tutti i dettagli della normativa, che presto potrebbe vedere delle novità. 

Tirocinio formativo: durata e retribuzione

Lo stage ha una durata che può variare a seconda delle tipologie. Un tirocinio formativo e di orientamento può essere effettuato per un arco di tempo massimo di 6 mesi, mentre un tirocinio di inserimento e re-inserimento non deve andare oltre i 12 mesi; riguardo ad un tirocinio dedicato ai soggetti svantaggiati, la durata massima è di un anno, mentre per quanto riguarda i disabili, si arriva ad un periodo massimo di 2 anni.

La riforma Fornero ha introdotto delle novità rispetto al passato sulla retribuzione degli stage. Infatti, se prima non si aveva diritto ad alcuna forma di retribuzione, ora, con l'accordo Stato-Regioni, sono previste delle indennità da versare al tirocinante. In caso contrario l'azienda rischia sanzioni pesanti.

Tirocinio formativo: assicurazione, malattia e maternità

Lo stagista deve essere assicurato presso l'INAIL, così da essere tutelato in caso di infortunio sul lavoro; inoltre è necessaria la stipula di una polizza assicurativa per la responsabilità civile verso terzi per gli eventuali danni causati dal tirocinante durante lo stage in azienda. La normativa prevede anche la malattia e la maternità, ma andiamo a scoprire quali sono le norme in questo caso. Lo stagista ha il diritto di prendersi una sospensione dovuta a malattia o maternità, anche di lunga durata, fino al massimo di un terzo della durata del tirocinio.