Abbiamo parlato nell'articolo precedente delle problematiche relative ai vincitori del concorso 2012 dell'allora ministro Francesco Profumo e che ancora stanno aspettando la cattedra a loro spettante: in attesa di conoscere, ad agosto, i numeri definitivi di coloro che riusciranno finalmente ad entrare in ruolo, vediamo qual è la situazione nelle varie regioni d'Italia e quali sono le reali prospettive per tutti i docenti che sperano in quello che attualmente si avvicina di più ad un sogno.

Miur, scuola, posti vacanti anno scolastico 2014/2015: tagli al Sud, situazione grottesca

Quanti saranno i posti che saranno a disposizione nel prossimo anno scolastico?

La prima considerazione che si deve fare riguarda il turn over che offrirà circa la metà dei posti vacanti, circa 15mila: il problema è che, come avviene spesso, le cattedre non saranno distribuite in maniera equa nelle varie regioni.

Per esempio, la situazione si fa a dir poco grottesca al Sud dove l'età media dei docenti è più alta e, in teoria, si potrebbe mettere in atto un maggior ricambio generazionale. Invece, assistiamo ad un fenomeno che sfiora il paradosso: il Sud continua, infatti, a registrare una diminuzione delle iscrizioni (immigrazione etc...) e quindi dove per assurdo si potrebbero liberare più posti per l'età anagrafica alta degli insegnanti, si assiste, invece, ad un taglio marcato delle cattedre a disposizione.



Miur, scuola, posti vacanti anno scolastico 2014/2015: le possibili soluzioni

Ecco che allora, con tutta probabilità, diversi vincitori del concorso 2012 dovranno aspettare ancora un altro anno. In realtà, una soluzione ci potrebbe anche essere: usare i vincitori delle regioni del Sud per andare a coprire le posizioni in altre zone (al Nord per esempio dove c'è maggior richiesta). In questo caso, però, occorrerebbe un provvedimento legislativo che autorizzi questa deroga. Un'altra ipotesi sarebbe l'estensione della validità del concorso, ma francamente ci sembra lontana dalla realtà.



Oltre al turn-over e ai tredicimila posti riservati agli insegnanti di sostegno, ce ne sarebbero altro 14mila che rappresentano i posti vacanti che non hanno ancora ricevuto il nullaosta finanziario.

Anche qui, però, le previsioni non sono di quelle ottimistiche, perchè, in base alla situazione delle risorse disponibili attualmente per la Scuola, c'è poco da sperare. Dunque, al Nord maggior richiesta ma poca disponibilità di personale, al Sud situazione opposta: il 'quadretto', comunque, non è nuovo ma una trama che abbiamo già visto.