E come ci si poteva facilmente aspettare, il  test preliminare del TFA non è scevro da polemiche.

Sono stati segnalati diversi errori sulle domande, in classi diverse. Alcune presentavano più di una risposta corretta, mentre altre avevano definizioni sbagliate o poco corrette. Ma oltre agli errori e alla cattiva organizzazione, purtroppo la polemica nasce anche da quei docenti poco corretti che rovinano la categoria.

Alla redazione di Orizzonte Scuola e giunta la testimonianza di un candidato che ha svolto il test preliminare del TFA 2014 a Milano per le classi di concorso A043 - A050.

Ecco il suo racconto in breve.

TFA 2014, test preliminare: i fatti di Milano

Chi ha fatto la segnalazione ha definito il test 'il festival dell'irregolarità, della nullità, della disorganizzazione e dell'indecenza'. Ha descritto una classe circolare, dove alcuni potevano facilmente consultarsi tra di loro. Come se non bastasse, all'ultimo minuto la classe è stata cambiata, per cui mentre loro facevano il trasloco, le altre classi avevano già la busta in mano. Dopo la consegna della busta, ognuno ha scelto la propria postazione ed è stato autorizzato a riprendersi tutti gli oggetti che prima aveva dovuto depositare (borse, cellulari, ecc), per metterli sotto la sedia, a patto di non toccarli (qui ci starebbe bene un sorriso).

A test concluso è arrivato il momento di mettere in busta e mentre in una fila di un centinaio di persone si procedeva a passo di pecora, c'era chi chiedeva le risposte alle domande e apportava le correzioni al proprio test. Quando qualcuno lo ha fatto notare, alcune prove sono state ritirate e annullate (così sembra o dovrebbe essere).

TFA 2014, test preliminare: ecco perché chi va avanti può essere il meno qualificato

Visto e considerato che se nessuno avesse segnalato i docenti scorretti in fila che correggevano il test, questi avrebbero possibilmente superato chi invece era stato onesto, com'è possibile affidare la scuola e i docenti di domani ad un test la cui organizzazione fa acqua da tutte le parti?

Non si potrebbe avere un minimo di controllo, senza dover arrivare per forza ai livelli della polizia carceraria? Che gusto prova una persona dignitosa ad andare avanti con trucchetti vari e copiando a destra e sinistra? Con quale coraggio un domani punirà i suoi studenti per aver fatto altrettanto?

Noi continuiamo a sperare nella parte di docenti onesti che lavora con passione... e crediamo che siano la maggioranza. Salviamo la scuola!