Miur, scuola, concorso docenti 2015: perchè sì, perchè no
Se le previsioni danno quasi per certo un concorso nel 2015, allo stato attuale delle cose, ci sono degli importanti fattori da tenere presenti e che fanno pendere l'ago della bilancia dalla parte opposta.
Fattore primo: l'enorme costo a cui si andrebbe incontro per il bando di un nuovo concorso che, per giunta, potrebbe riservare gloria soltanto per pochi vincitori, molti meno dei quasi dodicimila di due anni fa.
Per quale ragione possiamo dire così? Innanzitutto per lo stesso motivo citato sopra, ovvero la mancata assunzione di buona parte dei vincitori del precedente concorso e poi perchè, oltre alle difficoltà dei vincitori effettivi, c'è da risolvere la 'grana' degli idonei che, seppur hanno realizzato il punteggio minimo richiesto, sono rimasti fuori dalla graduatoria dei vincitori.
A questo proposito, il Consiglio di Stato si è espresso recentemente con la sentenza N. 3407 del 4 luglio 2014 attraverso la quale si autorizza all'uso delle graduatorie, qualora siano valide ed efficaci: un modo come un altro per dire 'le graduatorie ci sono, non fateci spendere altri soldi inutilmente'.