Ancora una volta i grillini si fanno notare per iniziative a tutela dei precari della Scuola se non fosse che puntualmente non vengono votate: speriamo per gli alunni, docenti e ata coinvolti nel giro di vite che ruota nel mondo dell'istruzione che questa sia la volta buona.

Negli anni passati non solo non ci sono state proposte a vantaggio della scuola ma i parlamentari hanno votato tagli sconsiderati e distruttivi per il precariato e la scuola in genere: invece i grillini ma anche il ministro Madia hanno inaugurato un nuovo trend di pensiero favorevole alla scuola.

La loro ultima richiesta un piano quinquennale di immissioni in ruolo per gli anni 2015-20: ma non finisce qui il M5S ha anche chiesto il rinnovo del contratto collettivo nazionale per il triennio 2015-18 bloccato dal 2009.

Per la scuola e i molti precari questi ultimi anni sono stati un salto nel buio un caos tra violazione di diritti e blocco del turn over che è stato determinato da quello che oggi genera il grosso della perdita in termini di assunzioni e che smontano qualunque piano quinquennale di immissioni in ruolo: organici improponibili, dimensionamento e riforma Fornero. Di seguito la proposta dei due emendamenti del M5S.

Piano quinquinnale di immissioni in ruolo

L'emendamento è volto a contrastare il precariato e dar maggior certezza alla predisposizione degli organici della scuola.

Nell'ambito delle risorse rese disponibili verrà definito un piano quinquennale per l'assunzione a tempo indeterminato del personale docente, per gli anni 2015-2020, che riguarderà però coloro che abbiano conseguito o conseguiranno nel quinquennio titoli abilitanti ma siano nel contempo in possesso o maturino almeno tre annualità complessive di servizio, ovvero che abbiano superato o superino le procedure concorsuali.

Il piano verrebbe verificato annualmente dal Ministero dell'istruzione con il Mef e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per attuare le rimodulazioni che si rendessero necessarie. La copertura per far fronte a questa ulteriore spesa verrà trovata da un lato con la riduzione di altre uscite dal Fondo di coesione e sviluppo e con l'autorizzazione di un maggior prelievo erariale sui giochi ed eventuali addizionali, sulle attività di gestione o dei punti vendita. 

Rinnovo contrattuale

Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sentite le organizzazioni sindacali e l'ARAN, viene attivata una sessione negoziale per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del personale del comparto scuola per il triennio 2015-2018.

I buoni propositi ci sono ma chi lavora nella scuola tra cui Ata (che non sono stati menzionati) e docenti sanno benissimo che se non ci sono i posti lasciati liberi dai pensionati e attualmente la legge Fornero ha messo molti paletti, il boom delle assunzioni e il piano quinquennale sarà solo una fumata nera.

A monte non basta solo un emendamento anche perché queste assunzioni in ruolo ci saranno ugualmente senza un piano se i docenti anziani di ruolo andranno in pensione e lasceranno liberi altri posti mentre invece se non ci dovessero essere i posti perché i pensionamenti saranno di numero limitato il piano sarà non più quinquennale ma come al solito diventerà decennale.