Si chiama 'Ora Basta!' il gruppo nato su Facebook che intende protestare contro le ingiustizie dell'attuale sistema di reclutamento degli insegnanti. Già qualche giorno fa, avevamo pubblicato un articolo che illustrava le motivazioni riguardanti la nascita di questo gruppo social: la promotrice e fondatrice, Rosaria Miranda, ha rilasciato un'intervista pubblicata sul numero di oggi del celebre quotidiano 'Repubblica' attraverso il quale spiega cosa l'ha spinta a lanciare questa protesta su Facebook.

Miur, scuola, docenti precari e caos graduatorie: il caso di Rosaria Miranda, protesta su Facebook 

La docente precaria è inclusa nella graduatorie della Scuola d'infanzia di Firenze tiene soprattutto a precisare che non si tratta di una guerra Nord-Sud, ma che servono delle regole precise e soprattutto durature.

Il suo futuro è diventato improvvisamente nero quando ha consultato la nuova graduatoria: era al 49esimo posto nel 2013 e finalmente sarebbe potuta entrare in ruolo; invece, ora, si ritrova al 185esimo, con ben 136 posizioni perse. Si è messa a piangere Rosaria Miranda: non solo non ci sarà la tanto sospirata assunzione ma probabilmente non arriverà nemmeno la supplenza. La rabbia e l'indignazione le hanno dato l'idea della protesta su Facebook e in pochi giorni è già riuscita ad ottenere dei contatti con amministratori locali e parlamentari.

Miur, scuola, docenti precari e caos graduatorie: 'Non siamo carne da macello'

La domanda è d'obbligo: se fosse stata al posto delle colleghe del Sud, cosa avrebbe fatto?

Rosaria Miranda risponde tranquillamente che avrebbe fatto la stessa cosa, ovvero si sarebbe trasferita. Anche lei è di origini meridionali, trasferitasi in Toscana dodici anni fa. Ora le regole sono cambiate da quando nel 2007 l'ex ministro Fioroni bloccò i trasferimenti di provincia. Le regoli attuali prevedono tre anni di vincolo di permanenza e poi si può chiedere il trasferimento. La docente precaria di Firenze conclude con una lapidaria affermazione: 'Non siamo carne da macello'.