Continua il dibattito sulle Pensioni, per la pensione anticipata nel 2014 e il prepensionamento di statali e privati sono diverse le novità allo studio, tra cui la flessibilità di cui si continua a parlare praticamente ogni giorno (vedremo dopo le ultime dichiarazioni al riguardo). Eppure i dubbi in merito agli interventi allo studio sono molti, in particolar modo in relazione alle coperture finanziarie. Il Governo Renzi finora ha fatto poco o nulla sul fronte pensionamenti, mentre continua a farsi sentire il peso della RdS e del Tesoro.

Pensione anticipata 2014 e prepensionamento statali e privati: ultime notizie sulla flessibilità

Le ultime notizie sulla pensione anticipata e i prepensionamenti nel 2014 giungono per vie trasversali, entro le polemiche correlate all'ipotesi di tagli alle pensioni d'oro e d'argento.

Per inciso, dopo l'apertura di Poletti a questo genere di tagli per il finanziamento di misure per esodati e altri, dal Governo è giunto un coro di smentite: nulla del genere è allo studio. Il sottosegretario all'economia Baretta, che si era già detto favorevole a misure di flessibilità per la pensione anticipata nel 2014, ha chiarito che non vi è niente di simile allo studio e ha aggiunto: "C'è da riformare il sistema degli ammortizzatori sociali, vorremmo introdurre, anche se con delle penalità, una maggiore flessibilità per chi vuole andare in pensione anticipatamente". Ci risiamo, quindi: una riforma pensioni orientata alla flessibilità per favorire il prepensionamento di statali e privati, donne e uomini è sempre sul tavolo.

Ma quando si parla delle possibilità che un simile cambiamento che permetta di andare in pensione in anticipo il quadro si fa subito fosco. Il Governo Renzi per il momento si è quasi totalmente disinteressato della previdenza (al di là dei proclami), e il problema delle coperture finanziarie per una simile riforma è grande.

Si tratterebbe di esborsi notevolissimi, di un vero e proprio investimento sul futuro, se si considera la liberazione di posti di lavoro che ne deriverebbe, una manovra coraggiosa che al momento, tuttavia, sembra lontana dall'essere probabile. Non a caso gli interventi continui degli esponenti politici al riguardo si dimostrano sempre promettenti, ma straordinariamente vaghi.

Pensione anticipata e prepensionamenti pubblico impiego e non: APA, scivoli e ponti

Le altre possibili novità per la pensione anticipata e il prepensionamento nel pubblico impiego e nel settore privato piacciono meno ai cittadini o interessano una platea di lavoratori più ristretta. L'APA, l'assegno pensionistico anticipato, è stato nuovamente tirato in ballo da Poletti. La possibilità di andare in pensione prima ottenendo un assegno da ripagare in parte con decurtazioni sui successivi pagamenti delle pensioni, sembra essere ancora un'ipotesi di interesse per il Governo, ma di sicuro non una delle principali. A nostro giudizio ne sentiremo ancora parlare in autunno, ma difficilmente verrà attuata.

Abbiamo poi possibili novità concrete per esodati e disoccupati over 60: si tratta dello scivolo o del "ponte", come lo definisce Poletti, che dovrebbe garantire a questi cittadini l'accesso alla pensione. La platea di interessati è ristretta ma su questo punto, quanto meno, i cambiamenti dovrebbero giungere davvero. Dopo aver promesso una soluzione al caso esodati mesi fa - e non aver risolto nulla - Poletti ha promesso una soluzione nella prossima legge di Stabilità. Le prospettive sono relativamente buone, anche considerando che se di tutti gli obiettivi annunciati dal Governo Renzi per le pensioni nemmeno questo venisse realizzato, si tratterebbe di un fallimento davvero clamoroso.