In questi giorni si fa un gran parlare della Riforma Pensioni 2014 e della possibilità che vengano toccate, come già ipotizzato in passato, le pensioni d'oro. La secca smentita giunge però dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio che assicura in un'intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, parafrasiamo le sue parole, che a Palazzo Chigi non vi è nessuna proposta in tal senso, poiché decide Palazzo Chigi, ossia Renzi, al momento attuale non verranno attuati interventi sulle pensioni d'oro. Prosegue poi dicendo "La filosofia di questo governo non è mettere nuove tasse, semmai rimettere qualcosa nelle tasche degli italiani".
Riforma pensioni 2014: coro di no intorno all'eventuale prelievo del Governo Renzi
Fa discutere l'opinione politica la spinosa questione riguardante le pensioni d'oro e d'argento, molti i no intorno a quello che sembrava un possibile provvedimento del Governo Renzi, critici i sindacati che ritengono inaccettabile colpire i pensionati, per Geremia Mancini (Ugl) "ancora una volta il Governo annuncia e si appresta a compiere scelte a danno dei pensionati, incapace di incidere sui poteri forti, incapace di eliminare sperperi e inutili costi della politica, incapace di interpretare le reali esigenze della gente". Contraria anche Forza Italia, per Capezzone, infatti, "Per fare gettito consistente, il governo dovrebbe colpire pure le pensioni sui 2000-2500 euro, e si tratterebbe di un errore politico ed economico gigantesco, a maggior ragione in un momento di crisi".
Riforma pensioni 2014: a cosa sarebbero serviti i prelievi sulle pensioni d'oro?
A cosa sarebbero serviti i prelievi sulle pensioni più elevate? Stando a quanto riportato da Repubblica inizialmente il governo stava ipotizzando un prelievo di solidarietà sulla differenza tra l'assegno pensionistico che si riceve basandosi sulle regole pre Riforma Dini e l'importo che effettivamente si sarebbe maturato stando agli attuali calcoli applicando il metodo contributivo, quello per intenderci che verrà applicato ai lavoratori più giovani.
Nelle casse previdenziali, a conti fatti, sarebbe giunto un gettito pari a un mld l'anno che avrebbe potuto essere destinato agli esodati, alla casa integrazione in deroga e alle pensioni più basse.
Al momento attuale pare comunque, stando alle dichiarazioni di Delrio, che nulla verrà fatto e che i pensionati più facoltosi continueranno a dormire sonni tranquilli, sebbene sia Enrico Zanetti, sottosegretario del Mef, avesse espresso in parte parere favorevole ad un contributo di solidarietà applicato a "quelle situazioni in cui la pensione percepita é superiore a quella che spetterebbe sulla base della sola contribuzione versata", quanto Cesare Damiano avesse proposto di individuare una soglia sopra la quale effettuare il prelievo, come quella proposta dal Governo Letta, pari a 90mila euro lordi.
A condizione però che le risorse risparmiate andassero a migliorare le pensioni più basse e a risolvere il problema dei cosiddetti esodati.
Riforma Pensioni 2014: Opinione pubblica contraria al non taglio sulle pensioni d'oro
Sul tema si è scatenata anche l'opinione pubblica che sul web commenta gli articoli riguardanti il non taglio sulle pensioni d'oro, tra i commenti si percepisce sdegno e sconforto tra i pensionati con pensioni minime e tra gli esodati e i cassa integrati che continuano a non vedere mosse significative del Governo Renzi per fronteggiare la crisi economica.