Mancano pochissimi giorni al ritorno tra i banchi di Scuola di milioni di studenti italiani. Per la stragrande maggioranza di loro la campanella suonerà ufficialmente il prossimo 15 settembre 2014, fatta eccezione per gli studenti di Sardegna e Puglia che potranno rientrare a scuola il 17 settembre. E proprio il 17 settembre 2014 è previsto il primo sciopero del mondo della scuola italiana: ebbene sì, quest'anno la scuola riapre subito "col botto" e in queste ore l'Unicobas ha già indetto la prima protesta del mondo dei docenti italiani, i quali fin dalle prime ore del mattino si recheranno a Roma per dare vita ad una protesta pacifica sotto il Ministero dell'Istruzione.

Sciopero scuola del 17 settembre: troppe cose che non vanno, e Renzi che fa?

I motivi di questo sciopero della scuola del 17 settembre 2014 sono tanti. Il premier Matteo Renzi aveva promesso grandi novità nella nuova riforma della scuola, la quale doveva essere presentata il 29 agosto 2014 nel corso del Consiglio dei Ministro. Doveva perché all'ultimo minuto Renzi ha preferito posticipare la discussione sul mondo della scuola per lasciare spazio alla riforma della giustizia. Un'ennesima beffa da parte del premier? Dopo aver ascoltato le prime anticipazioni sulle linee guida della nuova riforma della scuola 2014, le associazioni temono una forte ingerenza dei privati nella vita della scuola con l'intervento diretto delle imprese in tema di favori fiscali e chiedono che venga attuato dal governo un piano serio di assunzioni per rispettare i diritti acquisiti di centinaia di migliaia di precari.

A tutto ciò si aggiunge il problema delle pensioni dei Quota 96: oltre 4mila docenti che sono ancora in attesa del loro pensionamento, frutto di un errore riconosciuto e mai risolto dal duo Monti-Fornero. Renzi aveva rinviato il problema dei Quota 96 a fine agosto per mancanza di fondi, ma visto lo slittamento a data da destinarsi del nuovo Cdm sulla riforma della scuola tutto rimane in "alto mare". Insomma la scuola italiana non è ancora pronta per ripartire e i motivi dello sciopero del 17 settembre 2014 sono più che accettabili.