Sì alla continuità didattica per i bimbi disabili per tutto il loro ciclo scolastico. La senatrice del Movimento Cinque Stelle, Manuela Serra è riuscita ad ottenere dalla Commissione Istruzione al Senato, l'approvazione di una risoluzione mirata a porre fine al problema dell'instabilità degli insegnanti di sostegno, dando così la possibilità ai bimbi disabili di poter beneficiare di un unico insegnante per tutto il loro ciclo scolastico.

Si tratta di un'importante vittoria, sia per le famiglie che vorrebbero assicurare ai propri figli la continuità nell'insegnamento, sia per i docenti precari che, finalmente, potranno ottenere il riconoscimento dei loro sforzi e dei loro sacrifici in questa delicata attività.

Scuola, precari, sostegno e disabilità: un insegnante unico per tutto il ciclo scolastico

Grande soddisfazione, naturalmente, non solo per il Movimento Cinque Stelle ma anche dall'opposizione: la senatrice del Partito Democratico, Francesca Puglisi ha sottolineato l'impegno del Parlamento come appoggio a quanto sta già facendo il governo per il mondo della disabilità. Il fatto che si sia arrivati alla risoluzione di questo importante provvedimento, dimostra che stiamo assistendo ad una 'reale inversione di tendenza' ha sottolineato il capogruppo in Commissione istruzione al Senato. Naturalmente, sottolinea Francesca Puglisi, l'obiettivo è quello di cancellare il divario numerico di posti, tra quello che rappresenta l'organico di diritto e quello che è l'organico di fatto.

La svolta si rende necessaria per lo stesso motivo per cui si è approvata questa normativa riguardante gli insegnanti di sostegno, ovvero quello di garantire maggiore continuità educativa.

Per quanto riguarda il sostegno, non è da escludere che già dal prossimo anno si possano aumentare le immissioni in ruolo (per ora stabilite in 13.342 posti) così da arrivare a coprire il rapporto di due alunni ogni docente, secondo quanto auspicato dall'Anief. Si tratterebbe di un'altro piccolo tassello verso il raggiungimento di determinati obiettivi sociali.