Prosegue incessantemente il dibattito sul fronte previdenziale, con il caso pensioni lavoratori precoci tornato finalmente ad ‘impregnare’ i ragionamenti dell’esecutivo: l’aspetto più immediato ed interessante concerne la norma del decreto PA relativa alla cancellazione delle penalizzazioni per chi accede al pensionamento raggiunti i 62 anni d’età, ‘una notizia decisamente positiva soprattutto perché elimina un’ingiustizia ai danni dei lavoratori precoci’ ha chiosato al riguardo il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano. Che l’ex ministro punti da sempre su una pensione anticipata più flessibile e fluida è noto a tutti, ma l’autentica novità consiste nella decisa presa di posizione del ministro Poletti, critico come non mai contro la Legge Fornero (che tra gli altri ha innescato anche il caso Pensioni lavoratori precoci) e sicuro sulla 'ricetta' per il futuro: il sistema va flessibilizzato.

Un’idea su come riuscirci Damiano l’avrebbe anche, ma l’Inps si è più volte dichiarato contrario per via del peso economico della manovra giudicato insostenibile.

Pensioni lavoratori precoci, pensione anticipata e decreto PA: Poletti e Damiano puntano sulla flessibilità



‘La riforma Fornero ha creato una morsa terribile: è stata aumentata l'età pensionabile e se i più anziani rimangono al lavoro non entrano certo i giovani. Si tratta di un blocco che va superato flessibilizzando in uscita le pensioni’: con queste parole il ministro Poletti ha espresso il proprio parere riguardo al futuro assetto che va attribuito a pensioni e previdenza. Maggiore flessibilità e meno rigidità, principi astratti che andranno perseguiti tramite delle mosse concrete. Una maggiore flessibilizzazione del sistema gioverebbe e molto in vista della risoluzione del caso pensioni lavoratori precoci, ma come già accennato urge trovare un provvedimento concreto: ‘Condivido le dichiarazioni del ministro Poletti. Dobbiamo prevedere una norma di flessibilità: esiste già una proposta di legge di cui siamo firmatari il sottoscritto e Pierpaolo Baretta che prevede, se si hanno 35 anni di contributi, che si possa andare in pensione a partire dai 62 anni, o in alternativa a 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica - ha dichiarato Damiano illustrando una proposta che potrebbe essere decisiva sulla via della risoluzione del caso pensioni lavoratori precoci - Apriamo la discussione e troviamo la giusta soluzione nella legge di Stabilità’. Certo, ad un lavoratore precoce non si può chiedere di andare in pensione maturati 35 anni di contributi e 62 anni d’età (quota 35 viene raggiunta molto prima da chi ha iniziato a lavorare a 15 o 16 anni), mentre la proposta attinente quota 41 anni di contributi senza considerare l’età anagrafica potrebbe davvero fare al caso dei lavoratori precoci. Poletti non si è ancora espresso sulla proposta Damiano, contrariamente a quanto fatto dall’INPS; prima di esaminare la valutazione dell’ente ricordiamo però che il decreto PA in approvazione al Senato prevede la possibilità di accedere al pensionamento raggiunti i 62 anni senza penalizzazioni, il tutto a patto che si siano già maturati i requisiti di accesso alla pensione anticipata.

Pensioni lavoratori precoci, pensione anticipata: INPS contrario all’ipotesi Damiano



Oltre 45 miliardi di euro: questa la valutazione prospettata dall’INPS con riferimento al peso economico della proposta formulata da Damiano. Lo stesso ex ministro non ha esitato a bollare la cosa come ‘un’esagerazione’, ma i recenti avvenimenti previdenziali (pensiamo al caso dei Quota 96) dimostrano come sia critico il problema delle coperture economiche. L’ipotesi Damiano avrebbe bisogno di correttivi per risultare funzionale al caso pensioni lavoratori precoci ma potrebbe essere comunque interessante: estremamente valida anche la proposta della CGIL di istituire anche per i precoci la Quota 96, sarebbe la svolta ma per il momento si tratta solo di una richiesta, nulla di più. In questi giorni stiamo lanciando diversi sondaggi sull’argomento per conoscere il vostro parere: come giudicate le ipotesi di Damiano e Poletti? Sareste favorevoli alla Quota 96 per i lavoratori precoci? Dateci il vostro giudizio commentando l’articolo qui sotto!