A poche ore dalla notizia dello slittamento della presentazione della riforma sulla Scuola da parte del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ci si chiede quale sia stata la ragione principale che ha portato a questa decisione inaspettata.

'Abbiamo già consegnato il testo con le linee guida - ha dichiarato il Ministero dell'Istruzione - eravamo prontissimi'. Questa affermazione ci induce a pensare che la decisione di rinviare il tutto di una decina di giorni (almeno così è stato comunicato alla stampa) sia stata presa proprio in extremis, in seguito a qualche ostacolo sorto all'ultimo momento.

E allora non si può far altro che pensare che il colloquio di ieri tra il presidente del Consiglio, Matteo Renzi e il capo dello Stato, Giorgio Napolitano possa aver influito in qualche modo nella scelta riguardante il rinvio: probabilmente ha influito la relazione dei conti di bilancio che il premier dovrà presentare in questi giorni a Bruxelles.

Anche il Ministero dell'Economia potrebbe aver suggerito prudenza, proprio per la stessa ragione di far quadrare prima i conti e di non fare i passi più lunghi della gamba.



Riforma della scuola Renzi, ironia sul Web e dai sindacati

Naturalmente, la notizia di questo slittamento a settembre non poteva che suscitare ironia sul Web ed in queste ultime ore continuano ad incrociarsi commenti e battute, a volte simpatiche, a volte decisamente velenose o proprio offensive.

C'è chi ironizza sulle promesse del premier, c'è proprio chi lo paragona, senza mezzi termini, ad un clown...Anche i sindacati hanno già commentato quanto accaduto ieri sera: per esempio, il segretario della Cisl Scuola, ha simpaticamente ripreso una frase pronunciata pochi giorni fa da Matteo Renzi. "Prendiamo atto che Renzi tiene fede alla promessa di stupirci - ha dichiarato Francesco Scrima - la cancellazione del tema scuola dall'ordine del giorno ci lascia in effetti stupefatti.'

D'altra parte Scrima esprime anche una certa soddisfazione: 'Siamo anche sollevati, significa che si è accolto il saggio suggerimento di procedere con dovuta cautela su temi che non ammettono improvvisazioni".

Il segretario della Cisl ha concluso con una laconica affermazione: 'Restiamo in attesa di poter valutare proposte puntualmente definite e realisticamente praticabili.'