Non ci sono novità in arrivo per i lavoratori Quota 96 della scuola, insegnanti e dipendenti ATA rimasti bloccati tra i banchi dell'istruzione con la Riforma Fornero 2011. Purtroppo c'è da constatare come nonostante siano state numerose e molteplici le occasioni di comunicazione istituzionale per il Premier Matteo Renzi e i membri dell'esecutivo, tutto continua a tacere su questa ingiustizia. Ma questa volta i Quota 96 sembrano non voler accettare di iniziare un nuovo anno scolastico (come effettivamente è avvenuto in questo mese di settembre) senza far sentire la propria voce; non è un caso se gli interessati hanno deciso di utilizzare ogni occasione di visibilità per manifestare il proprio dissenso, così com'è avvenuto a Palermo dove Renzi ha aperto l'anno scolastico 2014 - 2015 sfruttando lo slogan #labuonascuola.

Difatti ad aspettare il Premier era presenta una delegazione composta da insegnanti e lavoratori ATA e da altri dipendenti precari dell'istruzione, che ancora una volta hanno sottolineato la necessità di un intervento di sanatoria e hanno consegnato una lettera contenente richieste e assicurazioni in tal senso.

Le soluzioni al vaglio del Governo, la spending review e la pensione anticipata

Purtroppo la linea adottata dal Governo è stata da inizio mese quella del silenzio, un atteggiamento che verrà mantenuto perlomeno fino a quando non sarà possibile offrire a tutti una soluzione che possa risultare realmente definitiva per il problema. Attualmente il bilancio permetterebbe di occuparsi in via esclusiva solo dei 32000 esodati del settore privato, rimasti senza lavoro e senza possibilità di pensione; una platea di persone che secondo alcuni membri dell'esecutivo avrebbe maggiore urgenza di ricevere un provvedimento di salvaguardia.

Per i quota 96 la soluzione è invece destinata a un momento successivo rispetto all'approvazione della legge di stabilità 2015. Secondo quanto espresso dal Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan nella trasmissione "Porta a porta", l'esecutivo avrebbe l'intenzione di implementare una specie di spending review permanente.

Proprio da questa attività potrebbero arrivare le risorse necessarie per avvallare una nuova tipologia di pensione anticipata, utile a permettere finalmente il pensionamento dei Q96.

Il commissario Vittorio Conti dell'Inps suggerisce di eliminare il limite anagrafico

A tal proposito è interessante anche riportare un'affermazione di Vittorio Conti (Commissario Inps), che ha suggerito come ora la previdenza abbia effettivamente bisogno di flessibilizzare l'uscita dal lavoro: "raggiunta una certa quota di contributi, si dovrebbe lasciare al lavoratore la libertà di decidere quando andare in pensione [...] abbiamo innalzato l'età lavorativa ed è stato un successo dal punto di vista della sostenibilità; ora si tratta di rendere il sistema più flessibile, perché non tutti i lavoratori sono uguali".

L'idea di eliminare il vincolo anagrafico al pensionamento sarebbe sicuramente ben accolta dai cosiddetti esodati della scuola, perché permetterebbe loro di accedere all'Inps senza attendere i requisiti di età introdotti ingiustamente con la Riforma Fornero.

Nuovo sciopero indetto dai Cobas Scuola per il prossimo 10 ottobre

Nel frattempo i Cobas Scuola hanno chiamato a raccolta i lavoratori Quota 96 e i precari per una nuova manifestazione di dissenso, che dovrebbe tenersi il prossimo 10 ottobre 2014. Con l'occasione, potrebbero unirsi alle proteste anche gli studenti e i loro familiari.