Della possibile riforma Pensioni Renzi 2014, con l'Opzione contributivo donne in attesa di proroga e le possibili novità per le pensioni di lavoratori precoci e chi svolge lavori usuranti ancora in dubbio, si parla meno in questi giorni. La discussione politica è quasi totalmente incentrata sul Jobs Act e l'articolo 18, eppure questo autunno sarà decisivo per la riforma pensioni del Governo Renzi: ciò che non sarà incluso nella Legge di stabilità 2014 - 2015 sarà rimandato a data da destinarsi.

Riforma pensioni Renzi 2014 e l'Opzione contributivo donne: chi ha paura della RDS?

Per le pensioni con Opzione contributivo donne il Governo Renzi potrebbe muoversi e concedere nelle prossime settimane la tanto attesa proroga dei tempi di invio delle domande (intervenendo sulla tanto criticata circolare INPS che definiva l'applicazione del sistema delle finestre mobili), oppure sull'Opzione Donna stessa, prorogandone la scadenza dal dicembre 2015 al dicembre 2018.

Una misura che ha avuto successo, che permette risparmi sul lungo termine e per la cui proroga gli esponenti politici si erano già impegnati molti mesi fa. Eppure non è sicuro che la proroga arrivi. Perché?

Affinché nella riforma pensioni Renzi 2014 - 2015 l'Opzione contributivo donne venga prorogata è necessario, ancora una volta, superare lo scoglio della Ragioneria di Stato. L'onorevole Gnecchi (del PD), si è detta fiduciosa ma ha ammesso che occorrerà ottenere il parere positivo della RDS, che ormai appare quasi come uno spauracchio per gli stessi esponenti del Partito Democratico. Si spera tuttavia che possano giungere novità per le pensioni con Opzione contributivo donne, ovvero con uscita anticipata a 57 o 58 anni di età e 3 mesi e assegni più bassi, proprio sulla base dei risparmi a lungo termine che le casse statali potrebbero ottenere.

Riforma pensioni Renzi 2014, lavoratori precoci e lavori usuranti: la flessibilità arriverà davvero?

Flessibilità in uscita e riforma pensioni Renzi 2014 - 2015: una possibile svolta per le pensioni dei lavoratori precoci e le pensioni per lavori usuranti, ma arriverà davvero? È calato il silenzio sulla questione negli ultimi giorni e i cittadini che quotidianamente attendono notizie in merito restano nel limbo: sappiamo che la misura è allo studio del Governo Renzi, ma al momento è impossibile dire se tale intervento ci sarà o meno.

L'idea per la riforma pensioni di Cesare Damiano è stata commentata a più riprese dal ministro Poletti, il quale in passato non ha nascosto quale sarà l'ostacolo maggiore da superare, ovvero la necessità di reperire coperture finanziarie di grande entità. Il tempo passa e la flessibilità, utile anche per le pensioni di lavoratori precoci e per lavori usuranti, si guadagna l'endorsment di un numero sempre maggiore di economisti, esponenti politici e non solo (si è detto a favore anche Conti dell'INPS), ma dall'esecutivo, da Renzi e Poletti in particolare, nessuna vera novità.

L'autunno 2014 sarà assolutamente decisivo, poiché se la misura non sarà inclusa nella Legge di stabilità difficilmente tornerà ad essere discussa per moltissimi mesi. Nelle prossime settimane scopriremo se gli interventi di riforma pensioni 2014 - 2015 del Governo Renzi saranno di ampio respiro o se saranno solo piccole misure o poco più: noi ci auguriamo che la proposta di legge per pensionamenti e prepensionamenti orientata alla flessibilità possa diventare realtà, ma osservando obiettivamente la realtà dei fatti al momento le chance non sembrano affatto buone. Ma nulla impedisce di continuare a sperare, almeno fino a quando non si delineeranno con chiarezza i punti salienti della nuova Legge di stabilità.