Per quanto riguarda il vasto ambito della riforma della Scuola 2014, è notizia di qualche giorno fa la bocciatura della sperimentazione del liceo quadriennale. Il TAR del Lazio, infatti, ha deciso di annullare questa forma di sperimentazione dopo che era stato presentato ricorso ad opera della FLC-CGIL. Le motivazioni giuridiche sono le seguenti: in primo luogo manca il parere del CNPI, fondamentale in vista di sperimentazioni così rivoluzionarie, in secondo luogo la sperimentazione stessa sarebbe ingiustificata e produrrebbe una disparità di trattamento tra studenti che seguono il liceo quadriennale e quelli che seguono il normale liceo quinquennale.

Ma cosa si nasconde dietro questa sperimentazione sul liceo quadriennale? Che collegamenti ha con la riforma della scuola 2014? In questo articolo cercheremo di chiarire alcune questioni.

Riforma scuola 2014: la bocciatura del liceo quadriennale, si tratta soltanto di tagli?

La sperimentazione sul liceo quadriennale aveva queste caratteristiche: erano stati scelti alunni particolarmente capaci (che avevano avuto il massimo dei voti all'esame di terza media), dopodiché erano stati riuniti in una medesima classe che non avrebbe avuto più di 25 alunni. Al di là delle polemiche suscitate sul fatto che una sperimentazione sarebbe stata forse più giusta in una classe "normale", con studenti di valore "medio", molti avevano discusso delle conseguenze didattiche e formative che una sperimentazione del genere poteva portare con sé.

Un anno in meno di formazione scolastica avrebbe realmente giovato ai discenti italiani che già non si piazzano certo alle prime posizioni in Europa? Intanto, però, per quanto riguarda la riforma della scuola 2014, il liceo quadriennale, per i sindacati, sembra rientrare pienamente in una visione che tende a tagliare i fondi alle scuole per fare cassa e risparmiare, così come i blocchi degli scatti di anzianità e le carriere attraverso "merito" (ma solo per il 66% dei docenti per scuola).

Il liceo quadriennale, infatti, qualora divenisse effettivo, porterebbe a un taglio consistente di cattedre e a un risparmio per le casse dello stato notevole. Alla bocciatura del TAR, il Ministero ha già detto che avrebbe risposto con un ricorso. Insomma, la riforma della scuola 2014, nella quale di fatto rientra anche questa sperimentazione, sembra non decollare.

Riforma scuola 2014: la bocciatura del liceo quadriennale, le contromosse del Miur

Il Miur, in tutta risposta alla sentenza del TAR, ha fatto sapere che depositerà ricorso presso il Consiglio di Stato. La motivazione? Tramite il decreto Madia (Il DL n.90) il CNPI non esiste più (dunque, non può formulare il suo parere) ed è sostituito dal CSPI che non sarà eletto prima di dicembre 2014. A intervenire sulla questione è stata l'onorevole Chimienti del Movimento 5 stelle. La questione è che questa sperimentazione rischia di penalizzare i circa 200 studenti che la stanno mettendo in atto. Le sue parole sono decise: "È incredibile che il Ministro Giannini abbia recentemente dichiarato alla stampa di voler rendere strutturale questa sperimentazione, partita solo l'anno scorso e ora bocciata dalla magistratura in quanto azzardata e non supportata da approfonditi studi preventivi. Attendiamo un'immediata risposta dal Ministro per quelle scuole e quelle famiglie che saranno penalizzate da questa sentenza del TAR".