Stop alle assunzioni del personale Ata, niente supplenze brevissime, restyling delle commissioni degli esami di maturità e tagli all'Università e alla Ricerca: il Governo Renzi è alla ricerca del miliardo di euro necessario per l'assunzione dei 148 mila e cento docenti precari appartenenti alle graduatorie ad esaurimento (Gae) che dovrà avvenire nel settembre del 2015. Sforbiciate da spending review da una parte all'altra, ma i fondi saranno ricavati dallo stesso settore dell'istruzione ed è per questo che il Ministero di Viale Trastevere si è già attivato da tempo.

Nello specifico, una partita di giro tra tagli alla spesa e nuove risorse potrebbero arrivare dalla lista che il Miur ha consegnato al Ministero dell'Economia: a rimetterci saranno l'Università e la Ricerca che riceveranno all'incirca quattrocento milioni di euro in meno, ma anche una serie di misure (si tratta sempre di tagli) da inserire nella Legge di Stabilità. Si procederà, comunque, spalmando i tagli in modo da colpire tutti, senza scontentare alcuno.

Governo, il reperimento del miliardo di euro per le assunzioni 2015: le misure che riguardano la Scuola.

Quali sono i tagli che riguardano la Scuola per il reperimento del miliardo di euro necessario all'assunzione dei docenti precari del 2015?

Innanzitutto verrà ridotta la pianta organica del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (Ata): meno bidelli, meno personale di segreteria e meno assistenti di laboratorio per un risparmio totale, da questo capitolo di spesa, che non dovrebbe superare i 35 milioni di euro. Tuttavia, questa sforbiciata dovrebbe essere controbilanciata dai 20 milioni di euro che il Miur ha chiesto per digitalizzare gli istituti.

Capitolo supplenze: non si farà più ricorso alle supplenze brevissime, cioè quelle di pochi giorni che saranno coperte dagli stessi docenti. In più subiranno una rivoluzione le commissioni di esami di maturità: verranno mantenuti solo i commissari interni, mentre saranno cancellati quelli esterni, troppo costosi tra retribuzioni e rimborsi. Quest'ultima novità dovrà essere contenuta in una disposizione di legge e dovrebbe essere pronta per gli esami di maturità 2015.