Che l'Italia stia attraversando un momento di crisi è ormai, purtroppo, un dato di fatto: stiamo vivendo un momento storico difficile soprattutto sotto il profilo lavorativo. Questo è uno dei motivi che spinge sempre più spesso ad indirizzarsi verso nuovi approcci lavorativi e la "condivisione", dalla vita virtuale a quella reale, prende sempre più campo: sotto tali prospettive, in Italia sta crescendo sempre di più l'interesse nei confronti del coworking, una modalità di affrontare il lavoro in modo condiviso nel senso di condivisione di spazi e talvolta anche di idee e filosofie di lavoro.

La realtà lavorativa negli spazi condivisi

Sono diversi ormai i posti nel nostro Paese che vedono l'unione di più professionisti di diversi ambiti, dal giornalista al commercialista, dallo psicologo all'educatore, dal medico all'avvocato i quali decidono di usufruire di uno spazio all'interno di un luogo condiviso. I professionisti hanno a disposizione una postazione che mette a loro disposizione tutti i mezzi per portare a termine la propria attività, senza avere la preoccupazione di pagare un'utenza o gestire gli imprevisti che chi lavora in proprio deve affrontare, togliendo inevitabilmente tempo al lavoro vero e proprio, oltre ad avere un'incidenza pesante sulle spese.

Oltre all'aspetto puramente pratico, legato alla possibilità di disporre di computer, stampanti, fax e tutta la strumentazione tecnica, l'aspetto più rilevante su cui puntano coloro che abbracciano la filosofia del coworking è legato alla possibilità di condividere il lavoro svolto e potersi confrontare con altri professionisti per risolvere il più brillantemente possibile gli ostacoli che si possono incontrare durante la vita lavorativa: una condivisione di idee, quindi oltre che di spazi, sta alla base di questa nuove frontiera del mondo lavorativo.

"Condivisione" della clientela

I professionisti, oltre a dividere le spese di affitto e materiale, quindi possono suddividere le spese legate ai costi del personale e allo stesso tempo possono avere un doppio ritorno economico trovando anche nuovi clienti che potrebbero preferire, in caso di necessità, rivolgersi ad un esperto che si trova nello stesso luogo.

Superati gli svantaggi legati alla condivisione di un luogo ma anche degli strumenti, i professionisti saranno sempre più invogliati al risparmio e alla possibilità di acquisire nuovi clienti. A Roma, dove questa realtà sta prendendo sempre più piede, con degli uffici che prevedono addirittura un asilo nido interno per agevolare le mamme lavoratrici, i professionisti si dichiarano soddisfatti: basta stabilire delle "leggi" interne a favore della privacy dei lavoratori e il coworking diventerà certamente un forma di approcciarsi al mondo del lavoro sempre più apprezzata.