Tra le novità della legge di stabilità del Governo Renzi c'è la possibilità di farsi liquidare il trattamento di fine rapporto (TFR), in busta paga mese per mese per tre anni. La normativa prevede che entro sei mesi dall'assunzione i lavoratori dipendenti debbano decidere dove destinare il trattamento di fine rapporto. La nuova misura della legge di stabilità prevede che, oltre a poterlo destinare ad un fondo pensione o utilizzarlo come buonuscita una volta concluso il rapporto lavorativo, si potrà decidere di averlo mensilmente nella busta paga.
La nuova misura di legge verrà introdotta in via sperimentale dall'1 marzo 2015 al 30 giugno 2018, esclusivamente per i lavoratori dipendenti del settore privato. Il TFR che andrà in busta paga si chiamerà PIR, cioè parte integrativa di retribuzione, e sarà al netto del fondo di garanzia Inps dello 0,5%, che già oggi il lavoratore deve versare. La scelta di avere il TFR in busta paga sotto forma di PIR potrà essere fatta anche da coloro che dal 1 gennaio 2007 abbiano deciso di investire il TFR in un fondo pensione. Sarà possibile modificare questa scelta, che prima era irrevocabile, per trasformarla subito in una quota aggiuntiva allo stipendio. La scelta di monetizzare il TFR in busta paga sarà decisiva, durerà quaranta mesi, dall'1 marzo 2015 fino al 30 giugno 2018, e non sarà possibile ritrattarla. Dal punto di vista fiscale i lavoratori pagheranno più tasse e il governo intascherà più soldi, perché il PIR sarà soggetto a tassazione ordinaria e non ai contributi Inps.
Finanziamenti agevolati alle imprese che pagano subito il TFR
Le imprese saranno costrette a tirare fuori più soldi, perché dovranno anticipare mese per mese la quota del TFR da versare ai lavoratori. La legge di stabilità prevede la possibilità di usufruire di finanziamenti agevolati per le imprese con meno di 50 dipendenti, che dovranno versare all'Inps lo 0,2% sullo stipendio dei lavoratori e potranno beneficiare di una riduzione dello 0,40%.
Chi può scegliere il TFR subito in busta paga
I lavoratori che potranno usufruire del TFR in busta paga sono quelli del settore privato con un'anzianità di almeno sei mesi e quelli che hanno già deciso di versare il TFR in fondi pensione; la scelta è irrevocabile. La monetizzazione del TFR in PIR sarà esclusivamente per il periodo dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018. Il PIR avrà una tassazione dello 0,5% ed è escluso da Inps e Inail.