Prosegue incessantemente il dibattito su previdenza e pensioni 2014-2015: come abbiamo già avuto modo di sottolineare nel corso di precedenti contributi, i mancati interventi in Legge di Stabilità hanno spinto numerosi esponenti dell’universo politico-sindacale a ribellarsi chiedendo al governo Renzi di acquisire maggiore sensibilità nei riguardi di un argomento da sempre relegato ai margini dell’agenda politica.

Le ultime notizie riferite a Pensioni 2014-2015 e previdenza consegnano però una polemica inaspettata, quella mossa dal Commissario della Spending Review (presto dimissionario) Carlo Cottarelli, che all’indomani della Legge di Stabilità ha ribadito come le sue linee guida siano state ignorate. Nel quadro di un rinnovato contesto riferito a pensioni 2014-2015 e previdenza, Cottarelli aveva in particolare proposto di prevedere un taglio alle pensioni d’oro, misura che è stata totalmente disattesa: ‘Io propongo, ma poi si tratta di decisioni politiche’. Restando sempre a pensioni 2014-2015 e previdenza bisogna poi sottolineare il nulla di fatto in tema di opzione contributivo, con il comitato Opzione Donna che continua a battersi purtroppo senza grossi risultati.

In un contesto tanto in fermento Renzi continua però a tacere limitandosi semplicemente a rifuggire il confronto con i sindacati e richiamando il ruolo di leader nel ratificare questo o quel provvedimento: ‘Le leggi non si fanno con i sindacati, per lo meno il mio governo non lo fa’.

Pensioni 2014-2015, opzione contributivo e pensioni d’oro: polemica Cottarelli, Renzi tace - Comparto previdenziale troppo oneroso, serviva un taglio?

Come accennato in apertura, i mancati interventi a margine della Legge di Stabilità in riferimento a pensioni 2014-2015 e previdenza hanno innescato una serie di reazioni a catena che sin qui Renzi ha semplicemente ignorato: in queste ore tiene in particolare banco la polemica mossa dal Commissario Cottarelli, che ha rivendicato il proprio lavoro sottolineando come altri abbiano deciso di prendere direzioni differenti: ‘Ho fatto le mie proposte - ha dichiarato all’Agi il commissario uscente per la Spending Review parlando di pensioni 2014-2015 e pensioni d’oro - è un'area troppo grande quella delle pensioni, 270 miliardi, perché non sia passata all'esame di una Spending Review poi c’è stata una decisione politica di non agire, il lavoro dal punto di vista tecnico l'ho fatto poi sono le decisioni politiche quelle che contano’. Decisamente troppi insomma i 270 miliardi mossi dal comparto previdenziale perché un taglio alle pensioni d’oro, le più alte, non venisse preso in esame, ma invece di agire su quest’ultime Renzi ha preferito ritoccare i fondi di previdenza integrativa, con la relativa tassazione passata dall’11,5 al 20%. Nulla di fatto anche per un altro dei grandi temi ascrivibili al fronte pensioni 2014-2015, quello connesso alla proroga dell’opzione contributivo donne: l’istituto consente alle sole donne di abbandonare l’impiego a 57 o 58 anni di età (più 3 mesi) più 35 di contributi a fronte di assegni calcolati per l’appunto col metodo contributivo (e dunque decurtati rispetto al retributivo), ma per effetto dell’attuale status normativo lo strumento decadrà alla fine del 2014. I termini di inoltro domanda sono scaduti da tempo per le lavoratrici autonome, mentre lavoratrici private e statali hanno tempo sino a novembre e dicembre per presentare richiesta di fruizione dell’opzione contributivo; il governo Renzi aveva promesso una proroga sino al 2018, una misura che tra l’altro sarebbe stata a costo zero, e invece nulla è stato fatto, con la conseguenza che un altro dei temi appartenenti al fronte pensioni 2014-2015 è stato ignorato; e Voi che cosa ne pensate? Avreste agito sulle pensioni d’oro? Sareste favorevoli ad una proroga dei termini per l’opzione contributivo? Dateci un giudizio commentando l’articolo qui sotto! Se desiderate continuare a rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto ‘Segui’ in alto a destra.