Archiviata la Legge di Stabilità torna in auge il dibattito riferito a pensione anticipata 2014-2015 e prepensionamento: l’impressione corrente è che la stessa Legge abbia avuto un effetto domino, con i mancati interventi riferiti al comparto previdenziale ad aver scatenato una serie di reazioni a catena che il premier Renzi sembra non poter controllare. La reazione dei sindacati, coi quali lo stesso Renzi è ormai in guerra e quella del presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano (che da dentro il PD muove la fila di una guerra silenziosa ma sin qui inefficace) altro non sono se non la punta di un iceberg contro il quale il governo rischia di andare a sbattere senza possibilità di salvezza.

La necessità di rendere il sistema previdenziale più flessibile sta spingendo numerosi esponenti politici a proporre l’adozione di misure che possano portare verso questa direzione, con pensione anticipata 2014-2015 e prepensionamento al centro di ipotesi di riforma e ipotetiche manovre: l’ultima suggerita da Damiano porta all’istituzione di Quota 100, una misura la cui configurazione potrebbe produrre un riassetto definitivo dell’istituto della pensione anticipata 2015, con la proposta del Commissario INPS Treu che continua comunque a tenere banco (prestito INPS a chi abbandoni l’impiego prima della naturale scadenza).

Pensione anticipata 2014-2015 e prepensionamento: Damiano e Quota 100, Renzi vs Sindacati - Premier accerchiato e in difficoltà

Come accennato in apertura, tra le tante ipotesi di riforma che coinvolgono pensione anticipata 2014-2015 e prepensionamento, è ultimamente tornata ‘di moda’ la proposta di istituire Quota 100 come soglia di uscita dal lavoro: l’idea, sostenuta con grande veemenza da Cesare Damiano (che la scorsa settimana ne ha parlato al programma tv Mi Rai Tre), non è stata partorita di recente, ma il presidente della Commissione Lavoro ‘l’ha riesumata’ perché ritenuta maggiormente adatta ad un contesto nel quale le risorse economiche non sono molte e di conseguenza le nuove idee stentano a trovare un condotto dal quale poter defluire. Quota 100 come ipotesi di riforma di pensione anticipata 2014-2015 e prepensionamento dunque? Per Damiano sarebbe la via migliore: si tratterebbe di istituire una soglia che scaturisca dalla somma tra età anagrafica e età contributiva senza però fissare massimali ma solo soglie minime, cosa che incrementerebbe il livello di flessibilità dell’istituto. Tra le possibili combinazioni 62 anni di età più 38 di contributi o 63 anni di età più 37 di contributi, il tutto comunque a fronte di un sistema di incentivi e disincentivi ben bilanciati. Al di quale ipotesi si deciderà di percorrere per  riformare la pensione anticipata 2014-2015 e per prevedere nuove forme di prepensionamento, la cosa più importante al momento consiste nello svelenire un clima che si sta facendo sempre più pesante: Renzi non vuole sentire ragioni e dichiara che ‘il governo non scende a patti coi Sindacati perché le leggi non si fanno con i Sindacati’, frasi dure alle quali il leader CGIL Susanna Camusso non può che replicare con la stessa veemenza: ‘Non ci possono più ignorare, l’incontro con il governo Renzi è stato surreale’. Il Premier è dunque accerchiato, con lo stesso presidente della Commissione Lavoro Damiano che a margine dell’intervento incentrato su pensione anticipata 2014-2015 e prepensionamento ha sottolineato che ‘la politica deve ascoltare la voce di chi ha manifestato in piazza San Giovanni’. Seguiremo i futuri sviluppi, se desiderate continuare a rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto ‘Segui’ in alto a destra.