Con la legge di stabilità appena approvata dal Governo Renzi si sono chiariti moltissimi punto riguardanti il tema della previdenza; purtroppo per tanti pensionandi non sono arrivate le notizie tanto attese e bisogna sottolineare che le risorse disponibili sono state concentrate più sul tema della riduzione delle tasse e della riforma del lavoro. Sono comunque presenti diverse novità, come ad esempio l'unificazione dei pagamenti Inps e una nuova tassazione destinata alla previdenza privata. Per cercare di semplificare i cambiamenti che arriveranno nel 2015, ecco una guida esemplificativa.

Niente salvaguardia o pensione anticipata per disagiati: precoci, usuranti, quota 96 e disoccupati in età avanzata dovranno aspettare

Il grande assente nella legge di stabilità è probabilmente l'atteso provvedimento di pensionamento generalizzato, che in molti identificavano con il cosiddetto "progetto Damiano". Si tratta della possibilità di uscire dal lavoro con 35 anni di contribuzione e 62 anni di età, a patto di accettare una penalizzazione sulla mensilità erogata. Purtroppo la Ragioneria dello Stato e i tecnici del Ministero dell'Economia hanno stimato le risorse necessarie per estendere la misura a tutta la popolazione in un range che va dai 30 ai 40 miliardi di euro. Ma ciò che ha probabilmente sorpreso maggiormente i lavoratori disagiati è il fatto che nessuna salvaguardia sia stata prevista per coloro che stanno vivendo situazioni particolari di disagio, come i lavoratori precoci che hanno iniziato a lavorare in giovane età, oppure chi ha svolto lavori usuranti, o ancora i Quota 96 nella scuola e i disoccupati in età avanzata.

Per tutti la situazione è ormai rimandata a data da destinarsi e comunque ad un anno diverso da quello in fase di conclusione.

Casse professionali e previdenza privata: equiparate a rendite, aumenta la tassazione 

Notizie preoccupanti sono arrivate anche per i professionisti e per i circa 6 milioni di lavoratori che nel passato hanno aderito alla previdenza privata.

Per i primi la nuova legge di stabilità prevede che la tassazione salga dal 20% al 26%, mentre il secondo pilastro della previdenza vedrà aumentare l'imposizione dall'11,5% al 20%. Sono queste i principali effetti dell'equiparazione agli accantonamenti pensionistici con quelli relativi alle rendite finanziarie.

Slitta il pagamento delle Pensioni al 10 del mese: si parte a gennaio 2015 

Novità in arrivo anche per chi l'assegno pensionistico lo riceve già.

A partire da gennaio 2015 i pagamenti delle pensioni e delle altre prestazioni Inps verranno unificati al 10 del mese, oppure al giorno successivo se questo dovesse risultare festivo o non bancabile. Questa misura permetterà allo Stato di risparmiare diversi milioni di euro in commissioni bancarie e di rendere più efficiente la gestione dei pagamenti dell'istituto previdenziale italiano. E voi cosa pensate al riguardo della legge di stabilità e del suo impatto sulla previdenza? Fateci sapere la vostra opinione con un commento all'articolo; se invece desiderate restare aggiornati, potete utilizzare il tasto "segui" disponibile in alto sotto al titolo.