Riparte lo sciopero dei Giudici di Pace, a solo un mese dall'ultimo, e si protrarrà fino al 10 novembre. La protesta nasce contro il progetto di riforma della magistratura onoraria predisposta da Ministro della Giustizia Orlando. Nello specifico, i giudici di Pace protestano contro gli impegni disattesi su durata del rapporto e trattamenti economici e previdenziali. Secondo la stima dell'associazione Giudici di Pace, l'astensione, che segue quella che andava dal 20 al 24 ottobre 2014, farà slittare circa duecentomila procedimenti al 2015 creando un disagio non indifferente, vista già la lentezza della giustizia italiana e la lunghezza dei processi differentemente dal campo giuridico.

Altra situazione allarmante è il proclama di sciopero da parte del comparto sanità. Una rappresentanza di infermieri aderenti al sindacato autonomo Nursind, circa un migliaio che operano nei vari ospedali italiani, hanno manifestato in piazza Montecitorio a Roma davanti la sede della Camera dei deputati  per lo sciopero proclamato dalla loro sigla di appartenenza. Anche questo sciopero ha creato non pochi disagi, si sono registrati circa trentamila interventi a rischio nelle varie strutture sanitarie di provenienza dei manifestanti che comunque hanno, come da legge, garantito i servizi d'urgenza, questo però non ha impedito che venissero rinviati tantissimi interventi chirurgici previsti per la giornata.

Le motivazioni della protesta degli infermieri riguardano la questione stipendi e le assunzioni bloccate, nonché i tagli nella sanità. Gli infermieri lamentano un'impossibilità ad operare a causa di mancanza di personale e ritmi di lavoro insostenibili. Il problema si accentua specie nei pronto soccorso dove diverse sigle sindacali hanno lamentato che l'insufficienza di personale impedisce il buon funzionamento delle strutture e mette a serio rischio la salute delle eventuali persone che debbono ricorrere alle cure del pronto soccorso. Altri scioperi di altre due categorie lavorative che si uniscono ai tanti scioperi che si stanno registrando in questo periodo a dimostrazione che il problema lavoro è sempre in aumento e che le soluzioni proposte non sono quelle risolutive.