Regna ancora la confusione più totale in merito a come potrebbe essere la Riforma Pensioni 2015, tanti gli emendamenti presentati alla Legge di Stabilità che si spera possano trovare accoglimento. Tra i nodi critici permangono certamente quello relativo alla pensione anticipata precoci e usuranti e il caso dei Quota 96 della scuola. Più chiara la sorte delle lavoratrici rimaste escluse dall'opzione donna, l'emendamento Sel è stato infatti bocciato, vedremo quali conseguenze sulle donne porterà tale scelta politica.

Quota 96 della scuola: pensionamento operativo dal 1 settembre?

Sebbene un primo emendamento per i Quota 96 della scuola sia già stato bocciato, altri ne restano da valutare come quelli promossi da Pannarale e Di Salvo, che chiedono al Governo di accettare il pensionamento operativo per tutti gli appartenenti alla categoria a partire dal primo settembre. Il Vice ministro Morando non ha dubbi, il Governo Renzi, ha detto con fermezza, dovrà valutare con attenzione tutti i prossimi emendamenti relativi alla questione Quota 96, il caso dunque dovrebbe essere in via di risoluzione.

Il condizionale resta d'obbligo in quanto come è ormai vicenda nota, il parere ultimo spetta sempre alla Commissione Bilancio, che per l'ennesima volta, conti alla mano, dovrà decidere se risolvere definitivamente il dramma previdenziale dei Quota 96 della scuola, rimasti fortemente danneggiati da un errore insito nella Riforma Fornero, oppure bocciare nuovamente gli emendamenti relativi alla vertenza Quota 96.

Pensione anticipata precoci e usuranti: dal 2015 in pensione senza penalizzazione?

Ancorati alla decisione della Commissione Bilancio e della Ragioneria di Stato restano anche i lavoratori precoci e coloro che svolgono mansioni usuranti, gli organi contabili dovranno, infatti, decidere se concedere o meno la pensione anticipata precoci e usuranti senza penalizzazioni. Approvando, dunque, l'emendamento a firma Gnecchi-Damiano che consentirebbe a tutti coloro che ancora non hanno maturato i 62 anni anagrafici di poter accedere fino al 2017 alla pensione anticipata senza incorrere in alcuna penalizzazione.

Se l'emendamento passasse sarebbe un bel passo in avanti nei confronti dei lavoratori precoci e di quelli che svolgono mansioni usuranti e finalmente verrebbe meno un paradosso vigente nell'atto normativo attuale.

Secondo la Gnecchi, infatti, i lavoratori usuranti, precoci e coloro che hanno lavorato a contatto con l'amianto, sono già considerati meritevoli di apposite disposizioni di tutela. Al momento attuale sarebbero, dunque, salvaguardati in virtù delle loro disagiate condizioni lavorative, ma fortemente penalizzati all'atto del pensionamento. Per questa ragione sarebbe corretto nonché necessario concedere la pensione anticipata senza alcuna penalizzazione.

Opzione donna: pensione anticipata contributiva addio, quali conseguenze?

Per quanto concerne l'opzione donna la Commissione Bilancio della Camera ha bocciato l'emendamento presentato da Sel che richiedeva l'estensione dell'opzione donna per tutto il 2015.

Nonostante gli interventi a favore da parte di Maria Luisa Gnecchi e del Viceministro Morando si potrà dire addio all'opzione donna dal 2015. Quali sono le conseguenze per le donne rimaste escluse a causa della circolare Inps 35/2012? A loro non resterà più alcuna via di fuga dall'attuale Riforma Fornero, dunque saranno costrette, a conti fatti, a lavorare ben 9 anni in più per raggiungere l'agognata pensione all'età di 66 anni.