Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito connesso a previdenza e pensioni lavoratori precoci: le ultime notizie paiono contrastanti, con un deciso ‘no’ opposto all’abolizione della Legge Fornero che nelle ultime ore si è stagliato contro il nutrito fronte dei ‘si’. Il percorso che potrebbe condurre al provvedimento si fa dunque più duro che mai, ma qualora l’iter dovesse andare in porto le conseguenze sarebbero estremamente rilevanti non solo in riferimento al caso Pensioni lavoratori precoci ma anche per quel che concerne l’intero sistema previdenziale italiano.
Restando sempre al fronte previdenza continua poi a crescere il timore connesso all’andamento negativo del PIL che ha fatto riaffiorare il problema della svalutazione degli assegni previdenziali: la questione andrà affrontata nelle prossime settimane con decisione e determinazione, non è infatti possibile che certe categorie lavorative (lavoratori precoci in primis) che già scontano sensibili decrementi degli assegni pensionistici causati dalle penalizzazioni previste per l’accesso alla pensione anticipata debbano fare i conti anche con ulteriori tagli innescati dal trend del PIL. Restando sempre al caso pensioni lavoratori precoci tiene ancora banco l’ipotesi dell’estensione dell’opzione contributivo a tutti, misura che se ricalibrata potrebbe fare al caso della categoria ma anche di molti altri soggetti che come gli stessi lavoratori precoci stentano a maturare i requisiti imposti dalla Legge Fornero.
Pensioni lavoratori precoci: abolizione Legge Fornero, PIL negativo e opzione contributivo per tutti – Situazione complessa e di difficile lettura
Come accennato in apertura, parlando del caso pensioni lavoratori precoci uno dei temi più rilevanti del momento è senz’altro quello connesso alla
possibile abolizione della Legge Fornero; dopo il si della
Cassazione toccherà alla
Consulta esprimersi in primavera, ma a tenere banco fra tanti si nei riguardi dell’abrogazione della Legge dell’ex ministro Fornero si leva un
deciso no, quello del sottosegretario agli Esteri
Benedetto Della Vedova. ‘Abolizione Legge Fornero sarebbe come il debito pubblico degli anni’80: molto popolare ma farebbe moltissimi danni per il futuro dell’Italia’ ha scritto su Twitter Della Vedova rispondendo a
Susanna Camusso (CGIL) che ha già fatto sapere che appoggerà il disegno referendario della Lega Nord. Certo trattandosi di una Legge di sistema una sua eventuale abolizione andrebbe gestita con grande cautela, ma è altrettanto vero che la cancellazione del dispositivo normativo Fornero non potrebbe causare più danni di quanti non ne abbia già causati in meno di quattro anni di ‘vita’. Un altro elemento importante, connesso al caso pensioni lavoratori precoci ma anche a tutta un’altra serie di vertenze previdenziali, concerne poi
l'andamento negativo del Pil che sta causando una diminuzione della capitalizzazione dei montanti contributivi: in poche parole milioni di italiani potrebbero presto avere a cha fare con
forti decrementi degli assegni previdenziali (il massimale è stato calcolato nel 15%), situazione inaccettabile specie per i lavoratori precoci e per chi come i precoci sconta già
sensibili penalizzazioni per accedere alla pensione anticipata. Nei prossimi giorni se ne saprà di più dato che il governo Renzi affronterà la questione più da vicino. L’ultimo grande tema collegato al caso pensioni lavoratori precoci riguarda poi
l’estensione dell’opzione contributivo donne dalle sole lavoratrici ai colleghi di sesso maschile; la misura, che consente di accedere al pensionamento a quota 57 o 58 anni di età più 35 di contributi, potrebbe risultare utile se applicata al caso pensioni lavoratori ma andrebbe ovviamente
ricalibrata tenendo conto degli specifici requisiti della categoria. Entro la fine dell’anno si capirà se esistono o meno i margini di una simile manovra, se desiderate continuare a rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto ‘
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