Prosegue il dibattito in tema di pensione anticipata 2015 e prepensionamento: a tenere banco in queste ore è il deciso passo in avanti compiuto dalla Lega Nord in riferimento all’iter di cancellazione della riforma Fornero, con la Cassazione ad aver certificato l’abbattimento della soglia delle 500mila firma necessarie a rendere ammissibile un referendum abrogativo. Adesso è tutto nelle mani della Consulta, che la prossima primavera dovrà decidere se dare il proprio assenso o meno alla stessa consultazione referendaria: certo un eventuale abolizione della Legge Fornero contribuirebbe a cambiare le carte in tavola aprendo la strada ad un riassetto di pensione anticipata 2015 e prepensionamento, anche se resta da valutare l’effettiva situazione con cui si avrebbe a che fare in seguito alla cancellazione dell’attuale normativa di sistema del comparto previdenziale.

E mentre i sindacati (in particolare la UIL) si mostrano favorevoli ad una rivisitazione della Legge Fornero mirata quantomeno a riattivare il ricambio generazionale, restando a pensione anticipata 2015 e prepensionamento appare opportuno continuare a focalizzarsi sulle due ipotesi di riforma attualmente più probabili, la configurazione di Quota 100 come soglia di accesso al pensionamento o l’istituzione della cosiddetta Mini-Pensione.

Pensione anticipata 2015 e prepensionamento, Mini-Pensione, Quota 100 e abolizione Fornero – I Sindacati premono, il referendum potrebbe cambiare le carte in tavola

Come accennato in apertura, parlando di pensione anticipata 2015 e prepensionamento non si può ignorare l’importante pronunciamento della Cassazione, che la scorsa settimana ha dato il via libera al referendum abrogativo promosso in questi mesi dalla Lega Nord con l’intento di abolire la Legge Fornero: ‘La Corte di Cassazione - ha dichiarato in una nota il capogruppo parlamentare della Lega Nord alla Camera Massimiliano Fedriga - ha certificato che le firme depositate per il referendum contro la Legge Fornero sono davvero tante, a dimostrazione che la gente ha voglia di esprimersi. Adesso ci auguriamo che non arrivino scherzi dalla Consulta, perché non si può zittire la voce del popolo. Se il Governo Renzi - ha concluso Fedriga  toccando indirettamente le questioni connesse a pensione anticipata 2015 e prepensionamento - non è in grado di portare avanti politiche che servono ai cittadini come l'eliminazione della riforma Pensioni che ha bloccato il ricambio generazionale alimentando la disoccupazione giovanile e centinaia di migliaia di esodati, ci penserà la gente a farlo’. Il pronunciamento della Consulta sarà dunque decisivo: abolizione o meno della Legge Fornero, l’obiettivo anche per l’immediato resta la riattivazione della staffetta generazionale, come sottolineato anche da Angeletti dell’UIL: ‘Bisogna puntare sulla staffetta generazionale e rivedere la contrattazione per il pubblico impiego’. Il dibattito insomma si fa sempre più articolato, con quali esiti è ancora presto per dirlo.



Parlando di pensione anticipata 2015 e prepensionamento bisogna infine rammentare come le due ipotesi di riforma al momento più probabili conducano alla fissazione di Quota 100 come soglia di accesso al pensionamento - tale quota scaturirebbe dalla somma tra età anagrafica e età contributiva secondo un range di combinazioni che andrebbe composto in autonomia - e la configurazione di una Mini-Pensione, un prestito da doversi concedere a quei lavoratori che accettino di abbandonare in anticipo l’impiego (almeno due o tre anni prima della naturale scadenza). Rimane in definitiva forte l’esigenza di rendere il sistema previdenziale più flessibile, ma è ancora presto per dire con quali strumenti si tenterà di perseguire questo obiettivo. Se desiderate continuare a rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto ‘Segui’ in alto a destra.