Come aveva promesso il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, i bonifici relativi ai bonus contenuti nel Decreto Ristori sono partiti per circa 211mila imprese che riceveranno i contributi a fondo perduto predisposti dal governo Conte per far fronte all'emergenza economica innescata da quella sanitaria da Coronavirus.

In tutto sarebbe già stato erogato 1 miliardo di euro ha assicurato lo stesso Patuanelli in Senato, soldi che sono stati destinati in automatico alle aziende che avevano già ricevuto sostentamenti a fondo perduto lo scorso giugno, a seguito della prima ondata di Covid-19.

Chi non era però riuscito a entrare in quella prima tranche è adesso chiamato a fare domanda, peccato che il modello da dover utilizzare allo scopo non sia ancora disponibile. In attesa oltre 142mila realtà produttive che, stando alle previsioni di Palazzo Chigi, dovrebbero ricevere gli aiuti del Decreto Ristori entro la metà del mese di dicembre.

Nel frattempo si ragiona anche su un allargamento della platea a professionisti e autonomi così come dichiarato dal relatore del Decreto Legge in preparazione Vincenzo Presutto del M5S.

Bonus Decreto Ristori, potrebbero essere inclusi professionisti e autonomi

I bonus previsti dal Decreto Ristori sono ormai noti a tutti: a seconda delle categorie individuate dal governo tocca una quota che va dal 100 al 400% in ragione del calo di fatturato certificato per aprile 2020.

In totale circa 466mila aziende ne potranno beneficiare, di queste più di 320mila lo riceveranno in automatico perché già titolari dei primi aiuti della scorsa ondata; altre 142mila società devono invece attendere perché il modello utile a presentare la domanda non è ancora stato distribuito.

Il Decreto Ristori Bis ha individuato ulteriori attività cui destinare i bonus (altre 230mila imprese in tutto) ma non sono ancora chiari i termini di erogazione (se automatici o previa domanda): di certo c'è invece l'idea di allargare la platea di beneficiari dello stesso Decreto Ristori Bis 'ragionando in termini di nuovi settori economici, di filiere e di cali di fatturato' ha dichiarato Vincenzo Presutto, relatore del decreto legge in preparazione.

L'ipotesi sarebbe quella di 'includere professionisti e lavoratori autonomi per i quali potrebbero essere previsti contributi a fondo perduto legati comunque al calo di fatturato' ha proseguito Presutto. In che modi e termini poter includere queste categorie non è ancora però stato reso noto.

Contagi Covid-19, ieri quasi 38mila casi

Appare quasi ridondante ricordare come i bonus del Decreto Ristori e la configurazione di un provvedimento Bis si siano resi necessari a causa delle serrate volute dal Governo Conte per combattere la pandemia da Covid-19: se regge ancora la suddivisione dell'Italia in 3 fasce di pericolo (zone gialla, arancione e rossa) a seconda dell'avanzare del contagio introdotta dall'ultimo dpcm, i numeri non sembrano suggerire un indebolimento della curva: l'ultimo bollettino del Ministero della Salute aggiornato a ieri, giovedì 12 novembre parla in particolare di 37.978 nuovi positivi a fronte di 234.672 tamponi passati in rassegna.

E proprio mentre continua a destare preoccupazione il caso della Lombardia, sempre in testa per numero di contagi, dalle parti di Palazzo Chigi si è tornato a parlare di lockdown totale, ipotesi questa che il Premier Conte ha più volte voluto escludere a fronte però di continue 'richieste' opposte che giungono dal fronte medico: l'ultima in ordine di tempo è arrivata da Ottavio Di Stefano, presidente dell'Ordine dei medici di Brescia, stando al quale 'se continua così, l'unica soluzione è un lockdown totale'.