Il problema delle Pensioni continua ad essere una delle tematiche più intricate del panorama politico-sociale italiano: se da più parti ci si auguravano interventi volti a riqualificare le pensioni, gli interventi promossi dalla nuova Legge di Stabilità del Governo Renzi sono tutti pressoché volti al peggioramento. Lo testimonia il regime di tassazione ordinaria a cui dovrebbe essere assoggettato il Tfr in busta paga: l'aliquota sui fondi pensione dovrebbe infatti passare dall'11,5% al 20%, aumento che comporterà una nuova ingente uscita di denaro dalle tasche degli italiani.
Legge Fornero: abolizione in vista?
L'unica speranza dei contribuenti del Belpaese, sembra in questo momento essere riversata sulla possibilità di voto per il referendum proposto dalla Lega Nord: si tratta, come noto, dell'opportunità di dare il proprio parere sull'abrogazione della Legge Fornero, riforma che da diverse parti, politiche e non, ha ricevuto più critiche che consensi. Il primo via libera della Cassazione è già stato ottenuto, ora manca il giudizio della Corte Costituzionale: da lì un primo passo forse decisivo per gli italiani, che potrebbero essere chiamati a dare la propria preferenza già in primavera.
No news... bad news
Nulla di incoraggiante invece sul tema delle pensioni anticipate: la Legge di Stabilità non prevede alcun sistema di prepensionamento a costo zero, né tantomeno meccanismi di flessibilità per evitare la rigidità che il sistema presenta in questo momento.
Niente di nuovo anche per ciò che riguarda i lavoratori che svolgono professioni usuranti o per lavoratori precoci: non esiste, allo stato attuale delle cose, nessun modo per cancellare le penalizzazioni per coloro che decidessero di andare in pensione prima dei 62 anni.
Esodati: calcoli sbagliati?
Ulteriore beffa riguarda gli esodati: secondo l'Inps la vicenda risulta chiusa, dopo che 162.130 esodati sono stati salvaguardati con gli interventi degli ultimi mesi.
Lo hanno dichiarato il commissario dell'Inps Tiziano Treu e il direttore generale Mauro Nori. Nulla di vero, secondo quanto dichiarato attraverso un comunicato stampa da "La Rete dei Comitati degli Esodati": 'Sono parole che negano la realtà del dramma che è tuttora in corso". Secondo l'associazione infatti mancherebbero ancora più di 49mila soggetti che dovranno essere salvaguardati da qui al 2018.