Torna l'approfondimento sulla riforma Pensioni 2015, oggi ci concentreremo sulle pensioni minime e i Quota 96. Incessante continua il dibattito su una delle riforme più attese dal Governo Renzi, e sottolineiamo attese, sebbene in molti abbiano perso ogni residua speranza di vedere qualche cambiamento entro quest'anno il giorno 27 novembre, quando la Legge di Stabilità è arrivata alla Camera dopo aver perso per strada tra virgolette gli emendamenti che avrebbero dovuto offrire una soluzione per i Quota 96 ma non solo, anche per tutte quelle donne lavoratrici, si stima che siano circa seimila, che potevano accedere, secondo la legge Maroni del 2004, alla proroga dell'opzione donna con cui arrivare alla pensione anticipata mediante calcolo contributivo, e non retributivo, fino al 31 dicembre 2015, proroga però cancellata da due circolari successive dell'Inps che fissarono il termine al 31 dicembre di quest'anno, un no arrivato dalla Commissione Bilancio per il motivo che ormai tutti abbiamo imparato a conoscere, per la mancanza di risorse economiche. 

Riforma pensioni 2015, pensioni minime, news 29 novembre: la promessa di Berlusconi che torna attuale nella due giorni del No Tax day

Tra i tanti interventi relativi alla riforma delle pensioni è importante ricordare quello di Silvio Berlusconi, che conta sì ormai diversi giorni ma che torna di stretta attualità oggi, in occasione della manifestazione No Tax day, in programma tra il 29 e 30 novembre, una manifestazione che avrà per protagonista il partito del Cavaliere e che avrà come argomento principale il no alle tasse sulla casa, una manifestazione quella del No Tax day che potrebbe in qualche modo far cambiare marcia a Forza Italia, crollata in queste ultime settimane sotto il 15%, con la Lega che ormai pregusta il sorpasso dopo l'investitura ufficiale da parte dei cittadini durante le ultime elezioni regionali in Emilia Romagna, dove il partito di Matteo Salvini ha clamorosamente doppiato Forza Italia.

Tornando alle parole di Berlusconi, l'ex Presidente del consiglio aveva formulato su un testo scritto una serie di promesse da realizzare una volta tornato al Governo, e la prima di queste era proprio quella riferita alle pensioni minime, che sarebbero state alzate a quota 1000 euro, un sogno forse irrealizzabile, uno spot e nulla più per alcuni, una chimera da inseguire non con le proprie gambe ma con le ali, anche perché abbiamo ancora in testa le dichiarazioni rilasciate poche settimane fa dal Ministro Maria Elena Boschi, che durante un'intervista in un noto programma televisivo su Canale 5 aveva di fatto posticipato qualsiasi discussione sulle pensioni minime al 2016, quindi tra poco più di un anno.

Riforma pensioni 2015, Quota 96, news 29 novembre: Sel non ci sta, su Facebook il gruppo scuola chiede di continuare a lottare

Non si può parlare di riforma pensioni 2015 trascurando quei 4 mila lavoratori della scuola, i Quota 96, che da due anni stanno vivendo un vero e proprio calvario, con l'ultima tappa raggiunta proprio in occasione dell'approvazione della Legge di Stabilità alla Camera due giorni fa, quando la Commissione Bilancio ha bocciato i tre emendamenti, due di Sel e uno del Movimento 5 Stelle, che chiedevano la soluzione di una vicenda divenuta ormai un giallo.

Fin troppo chiaro il messaggio pubblicato poche ore fa dal gruppo Quota 96 su Facebook, nel quale si invitano le persone a continuare a lottare, lapidarie invece le dichiarazioni di Giorgio Airaudo (Sel), il quale ha affermato come il governo Renzi non faccia altro che dividere la povertà, lasciando soli i lavoratori. Se volete restare aggiornati sulle ultime novità sui Quota 96 vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' in alto a destra.