Con la nuova legge di stabilità approvata questa notte, fra le altre cose cambia anche il regime forfettario per le partite Iva. La principale novità di questo nuovo regime è che esso in parole povere prevede di determinare forfettariamente il reddito da assoggettare all'imposta sostitutiva dell'Irpef, Irap e addizionali nella misura pari al 15%. Pertanto possiamo benissimo affermare che il reddito si determina in poche parole con una sorta di forfetizzazione dei costi.
Altra caratteristica fondamentale del nuovo regime in questione, oltre ovviamente alla sua semplicità di cui abbiamo appena parlato, è la semplificazione concernente gli adempimenti previsti per la sua attuazione: essi infatti da questo punto di vista si semplificano notevolmente.
Infatti la riforma prevede che chi accede a tale regime è esonerato dagli obblighi contabili ai fini Iva e anche delle imposte sui redditi. Il soggetto che accede a tale regime viene inoltre escluso da tutta una serie di complicazioni come ad esempio l'obbligo di comunicazioni, l'applicazione degli studi di settore e dell'Irap.
Inoltre poiché tale regime non ammette detrazioni per l'Iva nell'addebito per rivalsa, indubbiamente esso presenta delle maggiori convenienze per coloro che operano nei confronti di consumatori finali. Le condizioni necessarie per accedere al nuovo regime forfettario sono quattro e sono le seguenti:
1) i Ricavi o compensi non devono superare in base all'attività esercitata i 15 mila o i 40 mila euro.
2) Le spese relative alle prestazioni di lavoro non devono superare la quota di 5 mila euro. 3) I beni strumentali che si posseggono e i loro ammortamenti non devono superare il valore di 20 mila euro. 4) I redditi da lavoro dipendente o da pensione non devono essere maggiori di quelli professionali o d'impresa.
Infine occorre segnalare che tali requisiti vanno valutati con riferimento all'anno precedente: pertanto per l'anno 2015 si guarderà a quanto avvenuto nel 2014. Ulteriori agevolazioni sono previste per le cosiddette nuove iniziative produttive che si vedranno ridurre di un terzo il reddito da assoggettare forfettariamente al 15% per i primi 3 esercizi.