Prosegue il dibattito sul delicato tema della Riforma Pensioni 2014-2015; dopo che il lavoro di staffetta tra Governo e Parlamento ha prodotto nelle ultime settimane la sesta salvaguardia per i lavoratori esodati e l'eliminazione delle penalizzazioni in capo ai lavoratori precoci, sono attese novità per la gestione del TFR, i fondi pensione e per gli altri lavoratori disagiati rimasti fuori dalle precedenti forme di tutela.

Sono infatti passati tre anni da quando l'Italia ha dovuto approvare in fretta e furia le misure di irrigidimento per l'accesso all'Inps, a causa della grave crisi dello spread che colpì la nostra economia nel 2011. Ad oggi purtroppo vi è ancora una larga platea di pensionandi e lavoratori disagiati che soffre l'impossibilità di entrare in pensione, nonostante risulti di fatto disoccupata o fatichi a mantenersi attiva nel mondo del lavoro.

Fondi pensione privati e previdenza integrativa: il fisco diventerà più leggerò rispetto a quanto previsto con la legge di stabilità 2015 alla Camera?

Tra i punti di maggiore criticità che hanno caratterizzato la discussione camerale della previdenza vi è stato l'aumento dell'imposizione fiscale sul secondo pilastro, ovvero su quelle forme di risparmio che dovrebbero accompagnare e sostenere il reddito del lavoratore una volta che avranno ottenuto l'accesso all'Inps.

Il tema è delicato perché con il passaggio al contributivo e la discontinuità che caratterizzerà sempre più in futuro la vita lavorativa degli individui, l'importo delle mensilità pensionistiche potrebbe ridursi fino al 60% rispetto all'ultimo stipendio percepito. I fondi pensione e il TFR dovrebbero supplire a questa mancanza, ma nonostante ciò sono stati equiparati a delle rendite e sono diventati oggetto di un'importante aumento dell'imposizione fiscale con la legge di stabilità 2015: i primi si sono visti crescere le imposte dall'11.5% al 20%, mentre le casse previdenziali sono passate dal 20% al 27%.

Le proposte di modifica all'imposizione della previdenza integrativa e le altre tutele in arrivo con il passaggio al Senato

Con il passaggio della legge di stabilità al Senato potrebbe essere ridefinito un certo equilibrio: l'imposta sulla previdenza integrativa sarà ridotta al 17% rispetto alle stime iniziali, quella sul TFR al 15% mentre le casse dei professionisti si vedrebbero confermate al 20%.

In cambio il Governo Renzi si aspetta di ricevere un endorsement dai gestori dei fondi, che potrebbero dirottare una parte dei capitali allocati in investimenti esteri sui titoli pubblici del Bel Paese.

Caso esodati fuori sanatoria e Quota 96 della scuola: settima salvaguardia e intervento con #labuonascuola

Come anticipato, altro tema scottante è quello dei lavoratori disagiati: si tratta di persone che in seguito all'irrigidimento dei requisiti anagrafici e contributi richiesti dall'Inps si sono ritrovati in una sorta di limbo, talvolta completamente tagliati fuori sia dal lavoro che dalle tutele di welfare. È il caso del lavoratori esodati recentemente oggetto della sesta salvaguardia, dalla quale sarebbero escluse ancora decine di migliaia di persone nonostante gli interventi recenti in Parlamento.

Mentre una soluzione potrebbe finalmente arrivare anche per i Quota 96 della scuola, ma solo dopo la legge di stabilità 2015. Secondo l'On. Anna Giacobbe, la salvaguardia potrebbe arrivare nei primi mesi del nuovo anno, anche perché in questi mesi la platea di persone da salvaguardare si sarebbe ridotta notevolmente. Per ricevere gli ultimi aggiornamenti, potete usare la funzione "segui" presente in alto, sotto al titolo.