Poco meno di 48 ore di attesa, con 130 emendamenti da vagliare e una lunga coda di polemiche con le quali dover avere a che fare: è questo il quadro nel quale la Camera dei Deputati si appresta a dare il definitivo via libera al ddl Stabilità, un provvedimento che come ormai ampiamente risaputo riscriverà completamente il Regime dei Minimi 2015 valido per i possessori di Partite Iva: dal Senato non è emerso un quadro modificato, ecco che dal prossimo anno, i professionisti che vorranno aprire Partita Iva col nuovo Regime dei Minimi 2015 dovranno attestarsi entro i 15mila euro di fatturato annui.
Soglia reddituale alla quale si dovrà aggiungere un'imposta sostituiva al 15% e un'aliquota contributiva prevista per la gestione separata INPS al 33%. Tradotto, la soglia di povertà sarà più di una certezza, cosa che sta scatenando a raffica una serie di furenti reazioni. Prima di andarle ad esaminare rammentiamo che c'è ancora una piccola speranza: la Camera potrebbe infatti decidere di intervenire e di prevedere nuove statuizioni (si parla di un incremento della soglia reddituale a 20mila euro ma cambierebbe le cose di pochissimo), anche se le ultime indiscrezioni non puntano su un Regime dei Minimi 2015 che per i possessori di Partite Iva possa risultare rinnovato. La struttura dovrebbe insomma rimanere quella emersa in Senato.