Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito riferito a Partite Iva e Regime dei Minimi 2015: come ormai ampiamente risaputo, da giorni si attende il parere del Senato che dovrà votare il testo della Legge di Stabilità giunto dalla Camera e decidere se richiedere o meno delle modifiche. Tra i punti più controversi rientra proprio la riforma delle Partite Iva con annesso nuovo Regime dei Minimi 2015, una strutturazione quella dei nuovi minimi che dopo proteste e ‘sommosse’ ha dato il là alle prime denunce. A farsi sentire è stato il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, che ha prodotto un’interessante informativa comparando l’attuale Regime dei Minimi a quello ‘nuovo di zecca’ che uscirà dalla Legge di Stabilità in assenza di correttivi.
All’informativa, gli Agrotecnici hanno affiancato anche la conduzione di una campagna indetta con l’intento di sensibilizzare i giovani liberi professionisti in odore di aprire Partita Iva: l’appello è quello di affrettarsi e di ultimare il disbrigo delle pratiche entro il dicembre 2014, dato che chi ha già aperto partita Iva con la ‘vecchia impostazione’ non dovrà passare in automatico al nuovo Regime dei Minimi 2015. In altre parole, la riforma delle Partite Iva contenuta in Legge di Stabilità non avrà valore retroattivo.
Partite Iva e Regime dei Minimi 2015, Legge di Stabilità e parere Senato: la denuncia degli Agrotecnici
In cosa differisce il Nuovo Regime dei Minimi 2015 contenuto in Legge di Stabilità da quello attualmente in vigore? Riassumiamo il tutto in due sintetici schemi.Partite Iva con l'attuale Regime dei Minimi
- Soglia massima di ricavi fissata a 30mila euro
- Imposta sostitutiva fissata al 5%
- Validità sino ai 5 anni di attività a regime agevolato o sino al compimento dei 35 anni di età
- Soglia massima di ricavi fissata per i professionisti a 15mila euro
- Imposta sostitutiva incrementata al 15%
- Aliquota Gestione Separata INPS stabilizzata al 33%