Il Jobs Act, che altro non è che la riforma del lavoro del Governo Renzi, apporta alcune modifiche al mondo del lavoro. Ma molti non hanno chiaro a chi si applica quanto stabilito dalla riforma, né se riguarda i dipendenti pubblici o privati. Proviamo a chiarire alcuni punti fondamentali.
Jobs Act 2015: a chi si applica?
Iniziamo col dire che le regole del Jobs Act non riguardano tutti coloro che attualmente sono dipendenti, ovvero hanno già un contratto di lavoro a tempo indeterminato, sia che si tratti di lavoratori del settore privato che di quello pubblico.
Quanto scritto nella normativa ha valore solo per chi sarà assunto dal 2015 in poi, e quindi per chi al momento è senza occupazione ma potrebbe trovarla nel corso di quest'anno. Detto questo, concentriamoci sulla parte contestata da molti, ovvero quella che riguarda i licenziamenti collettivi. Come fatto notare, questa norma non cita i dipendenti pubblici. E infatti lo stesso premier Renzi ha chiarito, nel suo intervento di fine anno, che non aveva senso parlare dei lavoratori del pubblico impiego, perché al momento in Parlamento, si sta esaminando lo strumento normativo che disciplinerà i rapporti del pubblico impiego. In conclusione, il Jobs Act vale solo per i lavoratori del settore privato.
Chi lavora nel settore pubblico deve attendere il ddl Madia per conoscere le novità su lavoro e licenziamenti.
Jobs Act 2015: ci sarà disparità?
Qualcuno però ha sollevato la questione della disparità di trattamento fra dipendenti pubblici e privati. Differenziare i due tipi di lavoro, non porterà ad una violazione del principio di uguaglianza dei lavoratori di fronte alla legge?
In tal caso, la normativa potrebbe essere incostituzionale e finire di fronte alla Consulta. Ma fino a quando non si saprà con certezza in cosa consistono le novità per gli statali, è superfluo fare supposizioni. Sappiamo che il principio su cui si basa Renzi è che chi lavora male o rende poco va penalizzato rispetto a chi si impegna.
Per questo motivo ci si domanda se fra i motivi di licenziamento del dipendente pubblico possa essere inserito quello che riguarda lo 'scarso rendimento'. Staremo a vedere. La questione dovrebbe esser chiara entro il mese di marzo.