Si discute incessantemente di riforma pensioni anche e soprattutto oggi, 20 gennaio, dopola pronuncia della Corte Costituzionale sul referendum abrogativo della Legge Fornero. Al nome della Fornero,come è noto, sono stati associati gli esodati,un esercito di lavoratori la cui vita è stata improvvisamente devastata dallamanovra pensionistica attuata dal governo Monti. In tutti questi anni sonostate approvate diverse salvaguardieper cercare di venire incontro a molti di loro. Tuttavia la situazione di tantiè rimasta irrisolta ed i comitati degliesodati continuano a farsi sentire, chiedendo alle istituzioni di essereascoltati.
Il governo Renzi prometteda tempo interventi anche se, al momento, non si è andati oltre gli slogan e lepromesse. La decisione di oggi della Consulta, però, potrebbe aprire a nuoviscenari.
Novità riformapensioni, comitati esodati a Parlamento e governo Renzi: rivedere paletti sestasalvaguardia
La legge 147 del 10 ottobre 2014 - la c.d. sesta salvaguardia – aveva lo scopo di venire incontro a diversi esodati rimasti ancora privi di tutela.Le “vittime” per eccellenza della riformapensioni Fornero lamentano gli eccessivi paletti previsti dalla norma che,di fatto, hanno tenuto fuori dalla pensione tante persone. Hanno perciò decisodi scrivere a parlamentari e senatori, in particolare agli onorevoli Gnecchi eDamiano, per chiedere di essere ascoltati.
Oltre alla missiva, i comitati hannoproposto un emendamento alla sesta salvaguardiache, a loro dire, presenta vizi formali e sostanziali. In particolarequesta tesi sarebbe suffragata dal parere di diversi giuslavoristi che hannoaffermato l’incostituzionalità dellalegge. Tale tesi avrebbe trovato,secondo i promotori, la sponda della dirigenza dell’Inps.
La questione degliesodati rimasti senza reddito e senza lavoro è molto importante: l’etàpensionabile tende ad aumentare (quattro mesi in più dal 2016) e ladisoccupazione galoppa. Venire incontro a quanti incolpevolmente hanno vistorivoluzionata la propria vita è una necessità in uno Stato che continua adefinirsi “sociale”.