Nulla di fatto per gli esodati con il cosiddetto Decreto Milleproroghe. Carlo Sibilia, deputato del Movimento 5 Stelle, ha presentato un emendamento, dichiarato inammissibile, che cercava di estendere la sesta salvaguardia a circa 3.300 unità. Altre tre identiche proposte presentate da Forza Italia, Sel e Lega Nord hanno avuto esito negativo da parte della Presidenza della Commissione guidata dal forzista Francesco Paolo Sisto. Ricordiamo che gli esodati sono quelle persone che hanno perso il lavoro, quindi sono senza stipendio, e che, allo stesso tempo, non percepiscono la pensione, a causa di quanto previsto dalla riforma Fornero.
Lo stesso Sibilia non ha ottenuto il via libera dalla Commissione relativamente alla proposta sulla reintroduzione del trattenimento biennale per i docenti e per il personale Ata che avesse maturato i requisiti previsti dalla legge Fornero. Sempre inammissibili le proposte avanzate dai deputati Lauricella e Bolognesi che miravano ad ampliare la possibilità di utilizzare il trattenimento in servizio da parte degli avvocati dello Stato.
Per il momento regge il giudizio di ammissibilità posto nei confronti della cosiddetta opzione donna, avanzata dal deputato Nicchi di Sinistra Ecologia e Libertà (SEL), fino al 2016. Altri emendamenti sono passati, relativi alle aliquote contributive sul regime dei minimi e sulle Partite Iva nella gestione separata.
Molti sono stati gli emendamenti, proposti dai partiti Nuovo Centro Destra (NCD) e Scelta Civica, al fine di ripristinare il vecchio regime dei minimi, cioè quello della tassazione del 5 percento per i redditi che non superano i 30mila euro, e per bloccare l'aumento previsto dei contributi dal 27 al 30 percento per gli autonomi, programmato per l'anno in corso.
Intanto, il presidente del consiglio Matteo Renzi ha promesso, nel consiglio dei ministri del 20 febbraio, che la riforma sarà fatta dal governo stesso. A questo punto gli emendamenti relativi potrebbero essere bocciati nel momento in cui saranno esaminati dalla Commissione.