I nuovi sussidi e assegni di disoccupazione che entreranno in vigore col Jobs Act si chiameranno Naspi, Asdi e Dis-Coll. Non solo, quindi, la novità dei contratti a tutele crescenti, che secondo il premier Matteo Renzi dovrebbero contribuire a sbloccare il mercato del lavoro, ma le novità in arrivo riguarderanno anche i nuovi ammortizzatori sociali per chi il lavoro lo ha perso.
Con l'ok definitivo ai decreti attuativi della riforma del lavoro, si dovrebbe fare anche un passo avanti verso un sistema di tutele verso la disoccupazione più equo di quello previsto dalla precedente legge Fornero. Ecco nel dettaglio come funzioneranno le nuove indennità previste dal Jobs Act:
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NASPI
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ASDI
Trascorso il periodo di erogazione della Naspi, nel caso in cui il soggetto non abbia trovato una nuova occupazione, potrà accedere all'assegno di disoccupazione Asdi, che prevede un importo pari al 75 per cento dell'ultima Naspi percepita, per un periodo di 6 mesi, non rinnovabile.
All'Asdi potranno avere accesso anche le persone in condizioni economiche disagiate, benché non abbiano mai lavorato. Si tratta, in questo caso, di una misura sperimentale, limitata all'esaurimento dei fondi a disposizione, ma che se dovesse essere confermata potrebbe rappresentare, insieme all'allargamento della base degli aventi diritto alla Naspi, un significativo passo avanti verso l'istituzione di un reddito minimo universale.
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DIS-COLL
E' l'ultima novità introdotta dal Jobs Act in tema di ammortizzatori sociali. Consiste in una indennità assicurativa per i collaboratori a progetto, con modalità di accesso facilitate rispetto a quanto avviene attualmente. Potranno accedere al Dis-Coll i titolari di contratti di collaborazione che hanno versato almeno tre mesi di contributi, avrà durata pari alla metà dei mesi di contributi versati, fino a un massimo di 6 mesi. Anche in questo caso, si tratta di una misura sperimentale limitata al 2015, la cui conferma nel 2016 è legata al reperimento delle risorse necessarie.