Il tema Riforma Pensioni 2015 continua ad essere al centro dei dibattiti politici e pubblici, la giornata di oggi potrebbe rappresentare un punto di svolta: con l'approvazione dei decreti attuativi del Jobs Act le attenzioni del premier dovrebbero concentrarsi d'ora in poi sulle modifiche alla Riforma Fornero dando vita, quindi, alla riapertura del cantiere previdenziale.
Poletti ha, dal canto suo, già annunciato una serie di meeting con i rappresentanti dei principali sindacati italiani al fine di aprire un tavolo di confronto che abbia per obiettivo quello di riuscire a produrre quanto prima una riforma pensioni 2015 atta a soddisfare le esigenze dei più.
Il Ministro del Lavoro nelle sue ultime dichiarazioni ha, inoltre, affermato che urge al più presto un intervento in campo pensionistico, specie per quei lavoratori prossimi alla pensione che sono rimasti senza lavoro e non hanno maturato a pieno i requisiti richiesti dall'attuale normativa vigente. A loro, più di tutti, serve uno strumento flessibile che li accompagni verso l'uscita dal mondo del lavoro.
Riforma pensioni 2015: dal 20 febbraio si fa sul serio, sogno o realtà? In campo i sindacati
Nei giorni scorsi sul tema riforma pensione e pensione anticipata hanno fatto sentire la loro voce i sindacati:
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Annamaria Furlan (Cisl) ha incalzato il Governo Renzi affinché ponga fine a quella che definisce la "peggiore riforma della previdenza che il nostro Paese abbia mai conosciuto", il metodo migliore a suo avviso potrebbe essere il pensionamento anticipato col meccanismo delle Quote, favorevole dunque alla Quota 100 proposta da Damiano.
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La Cgil, tramite la Camusso, ha invece proposto il ritorno alla pensione anticipata a partire da 60 anni o la possibilità di accedere alla pensione con 40 anni di contributi indipendentemente dall'età,
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Carmelo Barbagallo della Uil ha chiesto, invece, a gran voce all'esecutivo di intervenire quanto prima sulla spinosa questione esodati e sulla concessione di misura atte a favorire la flessibilità in uscita.
Riuscirà il Governo Renzi venuto meno il 'tarlo fisso ' sul Jobs Act a concentrare le proprie energie verso una riforma pensioni 2015 capace di risolvere molti nei nodi previdenziali lasciati incompiuti? È ancora presto per dirlo con certezza, per questo nei prossimi giorni seguiremo con attenzione le prossime mosse del Governo Renzi e vi terremo informati.