Non solo un assegno a sostegno del periodo successivo alla perdita del lavoro, ma anche una possibilità per avviare una propria attività, in considerazione della forte crisi economica, sopratutto in alcune regione d'Italia, che non permette di trovare un nuovo lavoro nell'immediato. La Naspi anticipata consente al lavoratore con diritto a percepire l'assegno di disoccupazione di ottenere il sussidio in un'unica soluzione. Ecco i dettagli sul come fare domanda, i requisiti essenziali per ottenere questa modalità di ricezione dell'assegno Naspi 2015, in vigore a partire dal 01 maggio 2015, e la tempistica per la presentazione della richiesta.
In alcuni casi è anche possibile calcolare l'importo della Naspi 2015, proporzione tra lo stipendio mensile percepito in servizio e la percentuale massima che si ha diritto a ottenere.
Naspi anticipata: chi può richiederla
La Naspi anticipata è una modalità di ricezione dell'assegno di disoccupazione, che si ricorda entrerà effettivamento in vigore, in modo sperimentale, a partire dal 01 maggio di quest'anno. Come sottointende il termine stesso, la Naspi consente al lavoratore che ha perso il lavoro involontariamente di presentare domanda per ottenere l'anticipazione dell'assegno di disoccupazione spettante. Nel dettaglio, l'importo del sussidio può essere versato (richiesto) in un'unica soluzione nel caso in cui il soggetto lavoratore abbia intenzione di avviare un'attività imprenditoriale o una professione autonoma, intraprendendo una libera professione.
La Naspi anticipata proposta dal governo Renzi si configura come una delle soluzioni di incoraggiamento alla ricerca di un nuovo lavoro, senza attendere per tutto il periodo della durata di erogazione dell'assegno di trovare un'altra occupazione; la modalità di erogazione anticipata è un incentivo di particolare novità a risoluzione della crisi che attanaglia il territorio italiano, dal quale è possibile uscire con progetti e idee innovative che puntano sull'investimento delle risorse presenti, anche se poche.
Non più dunque solo ammortizzatori sociali o sostegno al lavoratore o famiglia che ha perso il lavoro, ma anche gli strumenti per crearsi una propria e individuale posizione lavorativa, utilizzando le proprie competenze, creative o di competenze pregresse nel settore in cui si ha intenzione di esercitare il nuovo ruolo sul mercato del lavoro.
