Dopo la proposta della Cgil e la dichiarazione della Uil, arriva anche il parere della Cisl sul delicato punto della necessità di flessibilizzare l'accesso all'Inps. Ricordiamo che vi sono decine di migliaia di lavoratori che sono stati tagliati fuori dalla pensione a causa dell'irrigidimento dei requisiti di accesso avvenuto nell'ormai lontano 2011, con l'aggravante che il forte momento di crisi economica ha reso estremamente difficile per chi è rimasto disoccupato il reinserimento nella vita produttiva.
Stante la situazione, fino ad ora ogni possibile intervento è stato frenato dalla difficile situazione del bilancio pubblico, ma anche dalla volontà politica di procedere solo con azioni di salvaguardia ad hoc, in favore dei casi più difficili. Per poter riuscire a porre rimedio alla situazione la Cisl considera quindi essenziale "rimettere mano sulla legge Fornero, introducendo elementi di flessibilità".
Pensioni anticipate: la proposta della Cisl per i lavoratori in età avanzata riguarda il ripristino delle quote
Per quanto riguarda la proposta operativa, la Cisl ha deciso di appoggiare in via informale l'idea portata avanti dall'ex sindacalista e Ministro Cesare Damiano, che attualmente occupa il ruolo di Presidente della Commissione lavoro alla Camera.
L'obiettivo è quindi quello di ripristinare un meccanismo di pensionamento anticipato con il sistema delle quote. Di fatto, si pensa alla flessibilizzazione normativa attraverso l'introduzione della quota 100, con la quale diventa possibile ottenere la quiescenza tramite la sommatoria dell'età anagrafica agli anni di contribuzione: ad esempio, si potrà ottenere l'accesso all'Inps con 61 anni di età e 39 anni di versamenti. Ma il sistema delle quote potrebbe rivelarsi particolarmente utile anche per il fatto di offrire ai lavoratori la tanto agognata scelta soggettiva sul momento del pensionamento, visto che all'aumentare dell'età scende la necessita del monte contributivo e viceversa. Secondo la Cisl, il vantaggio consisterebbe nell'offrire al lavoratore disagiati "un mix di interventi, lasciando libertà al lavoratore e rendendo flessibile l'età".
Pensioni per i giovani, Cisl chiede confronto e parla di meccanismo punitivo
La Cisl torna a sottolineare anche il problema dei giovani lavoratori, ricordando che per loro il sistema previdenziale prevede un meccanismo al ribasso senza le garanzie e tutele che sarebbero necessarie, tanto che il sindacato parla di sistema "punitivo". Vi è anche da sottolineare che tra chi ha sofferto maggiormente della rigidità introdotta con la legge Fornero vi sono anche coloro che avevano necessità di entrare nel mercato del lavoro per la prima volta, ma che sono finiti tra i disoccupati a causa del blocco del turn over ancora in corso, dovuto al mancato pensionamento dei lavoratori in età avanzata.
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