Torniamo a parlare di lavoratori precoci e più in particolare dell'azione di salvaguardia che il Governo ha attivato nei confronti di una parte della platea attraverso la legge di stabilità 2015. Ricordiamo, infatti, che negli ultimi giorni del 2014 è stata prevista l'eliminazione delle penalizzazioni decise con la legge Fornero nel 2011 per tutti coloro che avrebbero maturato i requisiti a partire dal 1 gennaio 2015 e fino al 31 dicembre 2017. La misura è stata ovviamente accolta con favore dai diretti interessati, ma per come è stata concepita ha creato anche diversi malumori, visto che di fatto viene a creare all'interno della stessa categoria una platea di salvaguardati e una di penalizzati (con riferimento a chi aveva deciso di accedere alle misure di pensionamento anticipato destinate ai precoci prima del 2015); tanto che la questione è ormai arrivata in Parlamento, dove l'Onorevole Maria Luisa Gnecchi del Partito Democratico ha chiedo all'esecutivo di porre rimedio al problema.

Legge di stabilità 2015 e pensione anticipata per i lavoratori precoci: ecco il pomo della discordia

Secondo i criteri definiti nella legge di Stabilità appena citata, i lavoratori precoci che usufruiranno della salvaguardia potranno vedersi annullate le penalizzazioni precedenti, che prevedevano una decurtazione sulla mensilità erogata pari all'1% per ogni anno inferiore ai 62 anni di età e del 2% se la soglia risulta inferiore ai 60 anni. I requisiti minimi restano 42 anni e 1 mese per gli uomini e un anno in meno per le donne, mentre prima della legge Fornero bastavano 40 anni di contributi. È chiaro che in questo modo si è venuta a creare una discrasia tra i medesimi lavoratori, perché chi è andato in pensione prima della salvaguardia si è visto penalizzare la propria mensilità: secondo i dati più recenti in possesso all'Inps si tratta di 21.257 donne e 4.110 uomini, che continueranno a trovare un taglio nei propri assegni rispetto a chi otterrà la quiescenza a partire da questo gennaio.

Come abbiamo anticipato all'inizio dell'articolo, al riguardo di questa situazione, l'On. Gnecchi della Commissione lavoro alla Camera ha chiesto all'esecutivo Renzi di intervenire per porre rimedio alla differenza di trattamento e armonizzare le condizioni previdenziali nei confronti del medesimo gruppo di lavoratori.

E voi, cosa pensate al riguardo di questa vicenda?

Fateci conoscere la vostra opinione tramite l'inserimento di un commento all'articolo, mentre nel caso desideriate restare aggiornati sulle ultime novità riguardanti il campo della previdenza vi ricordiamo di cliccare sul comodo pulsante "segui" che trovate in alto, sopra al titolo.