Sul tema della pensione anticipata il dibattito tra opinione pubblica e politica è più vivo che mai. Quali sono ad oggi le proposte pervenute in Parlamento al vaglio del Governo Renzi ed entro quanto l'esecutivo deciderà se e come ritoccare la Riforma Fornero?

Pensione anticipata uomini e donne: favorevoli e contrari alla Riforma pensioni 2015

Al momento attuale non sono molte le certezze sulle prossime mosse del Governo Renzi, anche se ai vertici è ormai evidente che l'esecutivo dovrà intervenire al più presto sul versante previdenza e Pensioni.

Al fine di evitare gravi problemi sociali, come ha fatto presente lo stesso Poletti in uno dei suoi ultimi interventi.

Dal canto suo però Padoan, il Ministro dell'Economia, continua a difendere a spada tratta la Riforma Fornero che ha permesso, dice, con le sue riforme strutturali di portare il nostro sistema pensionistico ad essere tra i più forti d'Europa.

Dunque che ne sarà della Riforma Fornero a marzo? Ricordiamo, infatti, che fino ad allora nulla verrà fatto sul versante pensionistico, in quanto il Governo è impegnato nei decreti attuativi del Jobs Act che ritiene al momento essere la priorità assoluta. Nonostante l'attesa, Boeri, Damiano e Poletti sono intervenuti più volte manifestando la loro approvazione nei confronti di una riforma pensioni 2015 che tenga conto anche di misure a favore della pensione anticipata uomini e donne al fine di permettere ai lavoratori di uscire prima dal mercato del lavoro.

Pensione anticipata tra Quota 100, prestito Inps, pensione anzianità, opzione donna

Poletti, in uno dei suoi ultimi interventi, ha fatto intuire che l'idea dell'esecutivo potrebbe essere quella di concedere uno strumento flessibile che accompagni il lavoratore verso l'uscita anticipata. Tra le varie proposte giunte in Parlamento, il Governo sembrerebbe indirizzato verso il Prestito Inps.

Di cosa si tratterebbe?

Della possibilità concessa ai lavoratori, a cui manchino pochi anni alla pensione, di poter accedere alla pensione anticipata. Il lavoratore potrebbe da subito ricevere un assegno pensionistico pari a circa 600-700 euro, fino al raggiungimento dei requisiti richiesti per legge. Dopodiché dovrebbe rendere la somma già percepita con piccole decurtazioni sull'assegno finale.

I lavoratori però non sono favorevoli a questa proposta, perché ritengono assurdo doversi autofinanziare per dover accedere alla pensione.

Tra le proposte ancora al vaglio del Governo, le più gettonate dall'opinione pubblica sono: la Quota 100 di Damiano o la pensione anticipata a partire dai 62 anni + 35 di contributi. Ben vista è anche quella giunta dalla Cgil, nella quale vi è la richiesta a ripristinare la pensione di anzianità e la possibilità di poter accedere alla pensione, indipendentemente dall'età, per chi abbia già versato 40 anni di contributi. Non convince tutti, invece, la proposta di Ignazio Messina (Idv) che vorrebbe concedere la pensione anticipata uomini e donne a partire dai 60 anni d'età a fronte però di decurtazioni del 10% sull'assegno finale.

Per quanto concerne l'opzione donna, al momento l'unica strada percorribile per ottenere una possibile proroga, risulta la class action del comitato opzione donna nei confronti dell'Inps; per richiedere l'abolizione delle circolari 35/37 del 2012 che hanno ridotto i termini utili per poter accedere alla pensione anticipata a 57/58 anni.