A parità di lavoro, gli uomini sono pagati più delle donne. E accade ovunque. Secondo le ultime statistiche fornite dallaCommissioni Europea-settore Giustizia, in Europa le donne guadagnano circa il16 % in meno degli uomini. Ed in Italia, il divario sfiora il 10%. Negli Stati Uniti, la forbice aumenta fino ad arrivare al 23%. Un vero e proprioproblema sociale che Hillary Clintonha deciso di sollevare e di mettere al centro di quella che sarà lasua campagna elettorale per le Presidenzialidel 2016. In un bel articolo pubblicato su La Stampa del 02 Marzo, sono riportatele dichiarazioni fatte dalla moglie di Bill Clinton, ex presidente USA, neldiscorso tenuto una settimana fa alla Conferenza per le donne della SiliconValley.
L’ex segretario di Stato americano ha ribadito i dati sconcertati sul gender pay gap americano chepenalizza fortemente le donne, in particolare nei settori consideratistrategici per il paese e l’economia, quali quelli della tecnologia d’avanguardia.E ha fortemente chiarito la sua idea sulla insensatezza di questa situazione,che oltre a penalizzare le donne, danneggia l’economia e lo sviluppo di tuttoil paese. L’appello della Clinton a darsiuna mossa per cambiare la situazione, segue a pochi giorni di distanzaquello di un’altra donna di potere, Christine Lagarde, Direttrice del Fondo Monetario Internazionale, che ha paventato un complotto mondiale contro le donne e la loroaffermazione nel mondo del lavoro.
Anche Hollywood, tramite l’accorato discorsodi Patricia Arquette, ha sollevato il problema della differenza di stipendio tra attori femmine e maschi. La battaglia è lunga ed irta di ostacoli posti siadagli uomini, sia dalle donne. Eppurequando le donne si sono unite nella lotta dei diritti, i risultati sonoarrivati. In tal senso, basti ricordare lo sciopero delle operaie inglesi della Ford del 1968 nella fabbrica diDagenham. Le operaie lavoravano in un’ala della fabbrica fatiscente eguadagnavano la metà dei loro colleghi uomini. Decidono così di scendere inpiazza e scioperare. La loro lunga assenza dal lavoro arriva all'attenzione delGoverno Inglese. Il caso diventa politico e la Ministro del Lavoro, BarbaraCastle, emana una legge per la parità retributiva in tutto il Regno Unito. Lalegge fece da apripista per tutte le altre che seguirono nei paesi europei. LaStoria delle operaie inglesi è stata raccontata in un bellissimo film del 2010 'Wewant sex' diretto da Nigel Cole. L’appello è, quindi, corale. Le donne unite sono più forti.
E il discorso dellaClinton si è concluso ricordando le parole di un’altra potente donna americana,Madeleine Albright, che sullasolidarietà tra donne ha dichiarato: 'C’è un posto speciale all'inferno per le donne che non aiutano lealtre donne'.