Nel 2011 le dure norme contenute nella Riforma Fornero hanno introdotto le penalizzazioni per i lavoratori che decidono di ritirarsi anticipatamente dal lavoro con un'età inferiore a 62 anni. C'ha pensato la Legge di Stabilità 2015 ad abolire le penalizzazioni sugli assegni pensionistici stabilendo che quei soggetti che maturano il requisito contributivo entro la data del 31 dicembre 2017 non andranno incontro a nessun tipo di penalità. L'eccezione vale per gli assegni già corrisposti in una data antecedente.

Infatti, gli assegni previdenziali già liquidati, ovvero corrisposti in una data antecedente il primo gennaio 2015 subiranno le penalizzazioni qualora si usufruisse del trattamento anticipato.

Lo lasciano intendere le recenti dichiarazioni del ministro del Lavoro Giuliano Poletti rispondendo in Commissione Lavoro alla Camera all'interrogazione parlamentare promossa dai deputati di Lega Nord Massimiliano Fedriga ed Emanuele Prataviera.

Ancora brutte notizie quindi, per i lavoratori che tra maggio 2013 e dicembre 2014 hanno cessato la propria attività lavorativa per usufruire del trattamento pensionistico visto che, dovranno andare incontro a delle penalizzazioni nell'assegno. Come riportato dal portale "Pensioni Oggi", si tratta di circa 25 mila pensionati che hanno raggiunto la massima anzianità contributiva. Essi possono sperare soltanto in una futura norma volta al reperimento delle risorse finanziarie mancanti.

Come ricorda il ministro Poletti, infatti, per abolire le penalizzazioni per gli assegni liquidati prima dell'entrata in vigore della nuova Legge di Stabilità, servono le coperture economiche.

"Per ragioni di compatibilità finanziaria hanno circoscritto gli effetti del predetto intervento normativo ai soli trattamenti pensionistici decorrenti dal 1° gennaio 2015; qualora, infatti, tale intervento avesse avuto effetti retroattivi, gli oneri finanziari sarebbero stati notevolmente più elevati"- ha affermato il ministro del Lavoro e della Politiche Sociali del Governo Renzi.