"L'obiettivo della Commissione è quello di intervenire nel dibattito in corso con proposte di merito e unitarie, al fine di contribuire a correggere la riforma Fornero", queste le parole del presidente della Commissione alla Camera Cesare Damiano in vista della ripresa dell'esame del ddl sulla flessibilità dinanzi alla Commissione.

Il deputato del Partito Democratico ha, inoltre, dichiarato che nuovi incontri tra i sindacati, il neo presidente dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale Tito Boeri e il ministro del Lavoro Poletti, servirebbero ad aprire una discussione su una maggiore flessibilità in uscita prendendo anche in esame le proposte avanzate nei giorni scorsi da Cisl, Cgil e Uil.

L'obiettivo principale è rendere più flessibile l'età pensionabile per garantire a migliaia di lavoratori rimasti penalizzati dalla Legge Fornero un futuro pensionistico. È fissata per il 12 marzo la data in cui il nuovo disegno di legge sulla flessibilità verrà presentato dinanzi alla Commissione Lavoro alla Camera per un esame dettagliato sulle proposte avanzate, al fine di rendere i pensionamenti più flessibili. Come si evince dal calendario dei lavori annunciato da Damiano, a relazionare il provvedimento sarà l'onorevole Renata Polverini.

Sarà una data molto significativa quella del 12 marzo 2015 visto che, verrà ripresa anche la questione riguardante i lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria dopo che nei giorni scorsi la deputata del Pd Maria Luisa Gnecchi ha presentato un interrogazione a risposta scritta al Ministro del Lavoro Poletti.

Inoltre, come specificato da "Pensioni Oggi", è prevista anche l'interrogazione da parte della Lega Nord riguardante le indennità in favore dei ciechi e degli stranieri soggiornanti in Italia.

Sono questi i punti cardine che verranno presi in considerazione durante la seduta in Commissione Lavoro alla Camera. Intanto gli italiani continuano a sperare in dei provvedimenti che possano garantire loro il diritto alla pensione con una maggiore flessibilità in uscita, favorendo anche il cosiddetto ricambio generazionale per dare spazio alle nuove generazioni che al momento stanno pagando il prezzo più alto.