Quali sono le ultime novità sul dibattito relativo alla riforma del sistema previdenziale italiano? Oggi registriamo l'accentuarsi dello scontro tra la Lega Nord di Matteo Salvini e il governo diretto dal Premier Matteo Renzi. Scontro che ormai va avanti da diverse settimane e che negli ultimi giorni si è accentuato in seguito ad un fatto avvenuto in Parlamento. In pratica il leghista Emanuele Prataviera durante un'interrogazione parlamentare aveva chiesto al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti di estendere a tutte le categorie lo stop alle penalizzazioni per uscita anticipata dal mondo del lavoro.
La risposta del governo non si è fatta attendere e non è stata di certo positiva. Infatti il Ministro ha risposto alla richiesta con un perentorio no.
Riforma pensioni 2015: si accentua lo scontro Lega - Governo
Questo episodio, l'ultimo di una lunga serie, ha accesso nuovamente gli animi e le proteste da parte dei leghisti, che addirittura hanno iniziato ad accusare il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ed il Ministro Giuliano Poletti di discriminazione. La risposta dei membri del governo non si è fatta attendere. Essi affermano che non c'è una vera discriminazione, ma il motivo della decisione è dettato semplicemente da motivi economici.
Infatti non ci sarebbero al momento le coperture necessarie per estendere lo stop alle penalizzazioni ad altre categorie aldilà di quelle già interessate. Ovviamente la risposta non ha convinto i deputati leghisti.
Continuano quindi gli scontri su questo fronte che ogni giorno che passa si manifesta come sempre più caldo e difficile. Questo nonostante ormai quasi tutti siano convinti del fatto che l'attuale legge Fornero che regola il sistema pensionistico vada modificata e resa più flessibile in uscita. In questo clima arroventato oggi riprenderà alla Camera l'esame sul Ddl presentato dall'ex Ministro del Lavoro ora Presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano. Proprio a tale scopo sono presto attesi in commissione il Presidente dell'Inps Tito Boeri e il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti. I loro interventi potrebbero essere decisivi per il futuro di questo Ddl.