Prosegue senza troppe novitàil dibattito sulla riforma Pensioni:arenato il Ddl Damiano che, comeprevedibile, non porterà cambiamenti per la pensione anticipata nell’immediato. Nonostante le richieste algoverno di intervenire ripristinando le quote, magari a partire proprio dalla quota 100 oppure dalle variabili quota41 e quota 97 (con pensione flessibile), la strada sembra tracciata secondo loscadenzario indicato dal Ministro del Lavoro Poletti. Farà sicuramentediscutere, poi, l’intervento dell’ex Ministro allo Sviluppo Economico delgoverno Monti Corrado Passera che hadifeso la manovra dell’esecutivo di cui fece parte.
Quota 100 e 41 instandby, nessuna novità su Ddl Damiano: la riforma pensioni la farà il governoRenzi
Lo avevamo scritto fin dal principio e l’evoluzione deifatti lo conferma: la riforma pensioniè un “affare” che riguarda il governoRenzi, poche possibilità per le iniziative parlamentari di andare a buonfine. Il Ddl Damiano sulle pensioni flessibili, sul quale èiniziata la discussione, non ha portato cambiamenti nell’immediato se non perla manifestazione da parte delle forze politiche e sociali di un orientamentoche tende verso la flessibilità. Concetto, questo, ripreso un po’ da tutti macon modi di intendere diversi da un punto di vista del metodo e del merito. DaPalazzo Chigi nessuna apertura è mai arrivata in tema di quota 100 e di pensioni flessibili: la soluzione “low cost” del prestito pensionistico, affiancato daun sussidio di disoccupazione ad hoc per i lavoratori in età avanzata, sembraessere quella prediletta da Renzi e dai suoi ministri.
Riforma pensioni 2015,parla Passera: ‘Giù le mani’, così si danneggia il ceto medio e si frena la ripresaeconomica
E’ intervenuto dalle pagine di QN l’ex Ministro delloSviluppo Economico che, andando controcorrente rispetto ai più, ha lanciato un “allarme”riguardo la volontà dell’esecutivo di intervenire sulle pensioni.
SecondoPassera, infatti, una manovra annichilirebbe la ripresa economica edanneggerebbe il ceto medio. La riforma del 2011 fu un fatto positivo secondoil leader di Italia Unica: “La bontà e la necessità di quell’intervento –scrive – fu dimostrata dal larghissimo appoggio parlamentare e dall’atteggiamentodelle parti sociali”. Difficile pensare, come ogni volta che a parlare è unesponente del governo Monti, che possa riscuotere consenso tra le “vittime” dellaLegge Fornero.