In relazione a quanto si evidenzia con l'atto parlamentare proposto dall'onorevole Gnecchi del Partito Democratico, il ministero del Lavoro non riesce a stabilire qual è la platea dei soggetti che, individualmente, hanno effettuato degli accordi di esodo individuale con alcune società nazionali, quali Telecom, Poste Italiane, Enel ed Eni. Per questo non è facile predisporre la prevista settima salvaguardia previdenziale.

Poletti: 'La salvaguardia degli esodati è uno degli obiettivi principali del Governo Renzi'

Il ministro Poletti ha specificato, così come riportato sul sito internet pensionioggi.it, che 'la salvaguardia degli esodati è uno dei principali obiettivi del governo Renzi.

Proprio in relazione alla salvaguardia relativa ai dipendenti di alcune aziende che hanno avuto degli accordi individuali di esodo prima del 31 dicembre del 2011 non è facile definire la platea dei beneficiari. Certamente è da evidenziare che l'Esecutivo più volte è intervenuto a favore di quella categoria di lavoratori che, all'improvviso, si sono trovati senza lavoro e senza reddito'.

Poletti: 'Non esistono norme che impongono di comunicare gli accordi di esodo individuale'

Negli ultimi tempi è stata riconosciuta la sesta salvaguardia con la legge numero 147 del 2014 a favore di tutti quei lavoratori che hanno smesso di lavorare, dopo un accordo individuale con termine del rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2012, però con decorrenza del trattamento pensionistico entro il 6 gennaio 2016.

Poletti ha, inoltre, evidenziato che 'non esistono norme che impongono ai lavoratori e ai datori di lavoro di comunicare gli accordi di esodo individuale e, per questo motivo, non si riesce a conoscere gli effettivi soggetti interessati'. Certamente il governo Renzi si sta muovendo in favore di quelle persone che rischiano di vivere gli ultimi anni della loro vita in povertà o, comunque, in condizioni economiche non sufficienti. Si auspica, ovviamente, che la situazione degli esodati venga risolta nel più breve tempo possibile.