Settimana molto impegnativa per il Governo visto che in questi giorni, in Commissione Lavoro alla Camera verrà riaperto il confronto sull'argomento Pensioni con l'analisi delle varie proposte di legge già presentate. I ddl provenienti dai vari esponenti politici, hanno come tema la flessibilità in uscita al fine di consentire ai lavoratori rimasti fortemente penalizzati dalla Riforma Fornero, di lasciare il lavoro ed usufruire del trattamento previdenziale.
La proposta più accreditata rimane quella ipotizzata dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano, secondo il quale un lavoratore può lasciare l'attività lavorativa a partire dai 62 anni di età e 38 anni di contributi effettivamente versati oppure 63 anni di età anagrafica e 37 anni di contribuzione o ancora, 64 anni di età accompagnati da 36 anni di versamenti contributivi.
Si tratta dell'ormai tanto discusso meccanismo di Quota 100 definito dallo stesso Damiano una proposta solida e strutturale. L'altra proposta che potrebbe garantire una maggiore flessibilità in uscita, consente ai lavoratori di "congedarsi" dal lavoro dopo il raggiungimento dei 62 anni di età con 35 anni di versamenti contributivi anche se dovranno andare incontro ad una decurtazione massima sull'assegno pensionistico pari ad 8 punti percentuali. "Si tratta di due proposte solide e strutturali sulle quali potrebbero convergere anche i sindacati e sulle quali attendiamo un rapido confronto con il Governo", ha commentato Damiano ricordando anche che i disegni di legge presentati in Commissione sono tanti e che devono essere tutti analizzati.
Stando a quanto specificato da "Pensioni Oggi", tra le proposte del Pd vi è quella riguardante l'uscita dal lavoro dopo la maturazione di 41 anni di contributi senza tenere in considerazione l'età anagrafica. Proposta che si potrebbe rilevare utile per i lavoratori usuranti e precoci che hanno iniziato a lavorare in giovane età e non sono riusciti tuttora a raggiungere la soglia del pensionamento.
Sempre come riportato da "Pensioni Oggi", il confronto sul tema pensioni è in fase di apertura mentre il ministro Poletti continua a rassicurare, confermando ancora una volta che la questione sulla previdenza potrebbe essere ripresa nella prossima Legge di Stabilità.