Nonostante gli accorati appelli video del premier Matteo Renzi agli operatori della Scuola, nonostante i ripetuti incontri tra le parti sociali ed il governo, si preannuncia un fine anno a dir poco incandescente per il mondo della scuola e non solo. Certamente sta per arrivare un'estate calda in tutti i sensi. Difatti i sindacati della scuola giudicano insoddisfacenti le risposte del governo e preannunciano pertanto azioni di protesta ed una mobilitazione continua che hanno lo scopo di indurre il ministro Giannini, ma sopratutto convincere il paladino Renzi, a rivedere il disegno di legge sulla buona scuola.

Gli schieramenti in campo: governo e sindacati sulla buona scuola. Scrutini e maturità in difficoltà

Chi di più interpreta lo stato d'animo del mondo della scuola e degli altri partner sindacali è la leader della CGIL Susanna Camusso, per la quale "il mondo della scuola continua a rimanere mobilitato". Lasciando appunto intendere un fine anno "caldo", se non vi saranno cambiamenti che vanno nella direzione auspicata da operatori scolastici e sindacati che li rappresentano. Alle parole della Camusso fanno eco quelle del leader dello SNALS Marco Paolo Nigi, non meno incandescenti: "bloccheremo gli scrutini con ripercussioni anche sul regolare andamento degli esami di maturità".

Nigi, sul piano assunzioni però vede uno spiraglio di apertura da parte del governo, in particolare per assorbire gli abilitati che sono rimasti fuori.

Ovviamente di parere opposto è la Ministra Giannini, la quale anche se vede divergenze nota pure però che "c'è volontà di dialogo", per le novità che sono state inserite nella bozza iniziale del disegno di legge, che hanno tenuto conto a parer suo, proprio delle richieste dei sindacati. Già, ma quali sono le novità introdotte dalla commissione cultura della Camera?

Vediamo le principali novità sul disegno di legge della buona scuola, per scongiurare il blocco scrutini e le difficoltà per la maturità:

  • l'autonomia è il cardine della buona scuola;
  • Istituzione di ambiti territoriali sub provinciali ed i docenti inseriti in un ambito territoriale possono candidarsi nelle singole scuole di quell'ambito;
  • creazione di un Comitato di valutazione che dovrà individuare i criteri per la valorizzazione dei docenti;
  • indizione del concorso riservato nai solo abilitati per il primo di ottobre, con riconoscimento dei servizi prestati per almeno 180 giorni;
  • i precari che hanno lavorato per 36 mesi, potranno continuare a lavorare sui posti che si renderanno disponibili;
  • novità assoluta è che i laureati potranno accedere ad una selezione, dopo la quale si potrà accedere ad un periodo di apprendistato reribuito della durata di 3 anni che li agevolerà nel percorso di immissione in ruolo;
  • il collegio docenti elabora il Pof, il Consiglio d'istituto lo approva, il dirigente formula gli indirizzi.

Vederemo come andrà a finire. Voi seguiteci come sempre, cliccando "segui" sopra al titolo.